Credo che questo romanzo possa costituire, insieme a “C’è nessuno ?” e a “Lilli de Libris e la biblioteca magica” quella parte della produzione di Gaarder più prettamente dedicata ai bambini, ma non per questo scarsamente interessante per gli adulti.
A qualsiasi età vi si possono trovare argomenti interessanti su cui riflettere, e gli esiti di questa riflessione saranno certamente diversi ma sempre produttivi.
Perché la scelta di rendere protagonisti i bambini, di affidarsi ai loro occhi ingenui e alle loro menti ancora “incontaminate” dalle convenzioni e dalla pragmaticità che si acquisiscono con la maturità, si rivela ancora una volta vincente, e conduce il lettore lungo una favola che reinventando il mito della creazione (senza trascurare nemmeno la vexata quaestio che contrappone la predetestinazione ad opera del creatore e lo spazio lasciato al libero arbitrio delle creature) affronta anche temi sempre di stretta attualità e rilevanza pure per gli adulti. La difficoltà nel prospettare come credibili e vere opinioni che si distaccano dalle convinzioni imperanti; la difficoltà nell’accettare chi di queste opinioni si fa portavoce e, più in generale, si presenta come “diverso”; la “chiusura” aprioristica verso tutti quegli aspetti che trascendono la razionalità per pigrizia mentale, per timore di vedere incrinarsi le certezze (a torto o a ragione) acquisite o per un vero e proprio rifiuto ad accettare che possa esserci anche qualcosa di inspiegabile; le considerazioni che partendo da diversi modi di intendere il tempo confluiscono poi in scelte che determinano conseguenze importanti riguardo alla provvisorietà (ma anche alla ricchezza) della vita umana; il valore che le apparenze tendono ad avere, nella maggior parte dei casi, anche ai danni della “sostanza”.
Ancora una volta Gaarder ha dimostrato di saper affrontare questi temi di portata esistenziale con quel tocco di magia, di disincanto, di tenerezza, che da sempre caratterizza i suoi romanzi, e ancora una volta è stato per me un piacere abbandonarmi a questa atmosfera per seguire le avventure dei due bambini privi di ombelico e dei due amichetti che per primi credono loro. Non perché mi sono sentita di nuovo bambina, ma perché mi sono lasciata toccare il cuore dal candore con cui ormai quasi soltanto i bambini riescono ancora a esprimersi e dalla considerazione che il mondo è pur sempre una favola, anche se vivendoci dentro lo dimentichiamo !
"Cosa c'é dietro le stelle ?" - Jostein Gaarder
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- Towandaaa
- Olandese Volante
- Messaggi: 9299
- Iscritto il: mer nov 15, 2006 2:44 pm
- Località: Peccioli (Pisa)
"Cosa c'é dietro le stelle ?" - Jostein Gaarder
La mia libreria
La mia lista dei desideri
Towandaaa su aNobii
"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)
La mia lista dei desideri
Towandaaa su aNobii
"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)