Melanie Benjamin, Sono stata Alice

[lizzyblack]

A quanto pare non conosceremo mai la vera storia di Alice Liddell e di Charles Dogdson, in arte Lewis Carroll. Certo, questo romanzo mette insieme tutte le notizie che ci sono su di loro, sulle loro frequentazioni durante la vita vissuta ad Oxford, e di tutto ciò che potrebbe essere successo dopo. Se devo essere sincera, Alice non ne esce un personaggio particolarmente simpatico. Il suo DNA è minato dai tempi in cui vive e soprattutto dalla famiglia in cui vive. Figlia del Decano di Oxford, la sua vita tra tate, insegnanti privati, amici di famiglia e servitù la rende particolarmente asettica, soprattutto distaccata dalla vita reale dell'Inghilterra vittoriana, che non era proprio tutta feste e concerti. Non riesce a risultarmi mai particolarmente simpatica, soprattutto nel suo "non modernizzarsi" con i tempi, nonostante il suo periodo di fidanzamento con il principe Leopold sembrava averla portata in una dimensione diversa. Il povero Dogdson, purtroppo, risulta una figura molto triste, sottomesso dalla sua stessa incapacità di vivere una vita da uomo, morbosamente attratto dalla fotografia con soggetti sempre femminili e fanciulleschi. La sua infatuazione per Alice non fa che renderlo ancor più triste, intrappolato in un mondo con chiusure a tenuta stagna e incapace di accettare l'evidenza dei fatti che riguardano la "sua" Alice. Nonostante il racconto "Alice nel paese delle meraviglie" sia stato e ancora sia fonte di divertimento per generazioni di bambini e non solo, la lettura di questo romanzo rivela che, anche se alcune parti sono fittizie, la vita dei due personaggi e stata tutt'altro che un mondo di meraviglie.