James Matthew Barrie - Peter Pan

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James Matthew Barrie - Peter Pan

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James Matthew Barrie - Peter Pan
Mondadori (2010)
pg. 200 - € 8,50
ISBN: 9788804557296


Trama
Il personaggio di Peter Pan si presentò al pubblico per la prima volta nella commedia fiabesca Peter Pan, o il ragazzo che non voleva crescere che James M. Barrie fece rappresentare a Londra nel 1904. Peter Pan divenne in seguito il protagonista di altri libri dello scrittore scozzese. In Peter Pan nei giardini di Kensington (1906) si rivelano le usanze delle fate del giardino e si racconta la storia di un piccolissimo Peter Pan, metà bimbo e metà uccello, che smise di crescere e restò per sempre «gaio, innocente e senza cuore»..


Ho sempre conosciuto solo l’edulcorata versione disneyana di Peter Pan, così ho pensato che alla veneranda età di 30 anni fosse finalmente arrivato il momento di leggerne la versione originale e.. sorpresona! Anzi: sorpresone!
La prima sorpresa è stata leggere la triste biografia dell’autore: che pena! Non solo viene praticamente dimenticato dalla mamma in seguito alla morte del suo “perfettissimo” fratello maggiore e cerca di riconquistare il suo amore vivendo la vita che al fratello era stata strappata, ma soffre di chissà quale disordine ormonale che non gli consente di crescere e di diventare mai un vero uomo.
La seconda sorpresa è stata scoprire che Peter non è quel “folletto” simpatico e divertente che salva principesse indiane delle grinfie di spietati pirati, che svolazza allegro per i cieli e che guida una eterogenea combriccola di ragazzini: il più delle volte è egoista, crudele, insensibile!
Il suo atteggiamento non ispira affatto buoni sentimenti nei suoi confronti, anche se è in parte dovuto alla sua natura di eterno bambino. Certo, non è colpa sua se non ha la sensazione del tempo che passa e se dimentica ogni persona o situazione non appena questa finisce fuori dal suo campo percettivo, però in alcuni passaggi risulta odiosa la sua indifferenza verso gli altri e il suo enorme egocentrismo.
Assurda e paradossale è poi la descrizione della famiglia di Wendy, ma qui si capisce l’intento dell’autore di criticare e magari ridicolizzare i costumi del suo tempo: però leggere di una Nana così totalmente umanizzata da avere la sua serata libera come una dipendente qualsiasi e da riuscire addirittura a vestire i bambini è quasi esilarante!
E Giacomo Uncino, nonostante la sua indole sanguinaria, negli ultimi istanti di vita suscita quasi tenerezza, così come anche alcuni membri della marmaglia che comanda.

Una rivelazione!
Ultima modifica di GrilloParlante il mer gen 16, 2013 3:44 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: James Matthew Barrie - Peter Pan

Messaggio da lizzyblack »

Anche io l'ho letto pochi anni fa ed ho avuto la tua stessa sorpresa nel trovare il "vero" Peter afflitto da sentimenti negativi. Dispettoso all'inverosimile, vanitoso, noncurante dei problemi altrui. Sicuramente un personaggio dalle caratteristiche ben marcate, che, nonostante tutto, non stona affatto nell'insieme della fiaba. Stessa sorpresa per le fate, in particolare per la rappresentante del mio avatar, Tinkerbell. Bellissima l'idea di identificare le fate come esseri che non possono provare che un sentimento per volta, quindi quando sono arrabbiate non riescono a controbilanciare con dei sentimenti positivi, ma quando l'arrabbiatura passa, la stessa Tinkerbell diventa molto affettuosa e protettiva con Peter :D
Non so se è una mia impressione, ma ho notato che nel romanzo sia più che altro Wendy la protagonista principale, non tanto Peter. Anche il finale (assolutamente inaspettato) è incentrato più su di lei.
Devo dire che è un libro che mi è piaciuto molto e che vi consiglierei, soprattutto se conoscete solo la versione disneyana :yes!: Ci sono delle parti che sono veramente tristi, e che rispecchiano la vita dell'autore che GrilloParlante ha riassunto egregiamente.
Here be spoilers
Ho trovato davvero triste la parte in cui si spiega che i bambini sperduti sono lì perchè Peter è andato a chiudere le finestre delle loro case per far credere loro che le mamme non li aspettavano più :( E anche il fatto che Tinkerbell muoia poco dopo la partenza di Wendy, e Peter la dimentichi in pochissimo tempo :uaah!:
Liz

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Re: James Matthew Barrie - Peter Pan

Messaggio da MartinaViola »

ultimamente leggendo un'intervista alla byatt riguardo al suo ultimo libro, ho saputo che l'autore di peter pan aveva scritto questa storia per due ragazzi che facevano parte di una famiglia che in un certo senso aveva adottato.
Two of the Llewellyn-Davies boys, for whom Barrie wrote Peter Pan, ended in suicide, one also as an Oxford student (though it may have been a drowning accident), one, in later life, in front of a train at Sloane Square.
http://www.themanbookerprize.com/perspe ... icles/1264

è curioso che molti dei bambini per cui i grandi scrittori hanno scritto le loro storie hanno fatto una brutta fine... :roll:
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Re: James Matthew Barrie - Peter Pan

Messaggio da GrilloParlante »

lizzyblack ha scritto:
Here be spoilers
Ho trovato davvero triste la parte in cui si spiega che i bambini sperduti sono lì perchè Peter è andato a chiudere le finestre delle loro case per far credere loro che le mamme non li aspettavano più :(
comportamento che calza benissimo a questo Peter Pan..non vorrei dire "perfido", ma decisamente egoista.
lizzyblack ha scritto:
Here be spoilers
E anche il fatto che Tinkerbell muoia poco dopo la partenza di Wendy, e Peter la dimentichi in pochissimo tempo :uaah!:
E qui l'ho quasi odiato!! Però a pensarci bene, è in linea con il personaggio anche questo:
Here be spoilers
qualsiasi cosa esca dalla sua visuale, viene dimenticato. Tanto che poi per lui cambia poco anche che a seguirlo non sia più Wendy, ma sua figlia: nel mondo Peter-centrico conta poco, basta che ci sia qualcuno a bighellonare con lui.
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Re: James Matthew Barrie - Peter Pan

Messaggio da GrilloParlante »

MartinaViola ha scritto:ultimamente leggendo un'intervista alla byatt riguardo al suo ultimo libro, ho saputo che l'autore di peter pan aveva scritto questa storia per due ragazzi che facevano parte di una famiglia che in un certo senso aveva adottato.
sì, questo particolare è ripreso (anche se in forma un po' più romanzata) anche nel film "Neverland" con quel bel tipino che risponde al nome di Johnny Depp.
(ora che ho letto la biografia di Barrie e so com'era fisicamente, forse non era proprio l'attore più adatto ad impersonarlo, però..c'abbiam guadagnato tuttE con questa scelta del regista!! no? :wink: )
MartinaViola ha scritto:è curioso che molti dei bambini per cui i grandi scrittori hanno scritto le loro storie hanno fatto una brutta fine... :roll:
già! :(
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Re: James Matthew Barrie - Peter Pan

Messaggio da lizzyblack »

MartinaViola ha scritto:è curioso che molti dei bambini per cui i grandi scrittori hanno scritto le loro storie hanno fatto una brutta fine... :roll:
Pensa che io l'ho scoperto leggendo la storia del personaggio che ha ispirato "Alice nel paese delle meraviglie". Addirittura lei l'aveva incontrato poco prima che si suicidasse (lì diceva esplicitamente che si era suicidato, poi non sono andata a leggere come), e siccome anche la vita di questa Alice era stata poi abbastanza travagliata, anche lei faceva proprio questo confronto :cry:
GrilloParlante ha scritto:E qui l'ho quasi odiato!! Però a pensarci bene, è in linea con il personaggio anche questo:
Here be spoilers
qualsiasi cosa esca dalla sua visuale, viene dimenticato. Tanto che poi per lui cambia poco anche che a seguirlo non sia più Wendy, ma sua figlia: nel mondo Peter-centrico conta poco, basta che ci sia qualcuno a bighellonare con lui.
Assolutamente vero. Forse, un finale diverso, sarebbe stato poco credibile :yes!:
Liz

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Re: James Matthew Barrie - Peter Pan

Messaggio da lilacwhisper »

Sarà una delle mie prossime letture, ce l'ho in casa da un po' :D
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Re: James Matthew Barrie - Peter Pan

Messaggio da MartinaViola »

pure la bambina Alice deve aver avuto una vita difficile.
comunque neverland mi è piaciuto tanto. :yes!:
il libro non l'ho mai letto.
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