Lolly Winston - Cioccolata per due

[GrilloParlante]

Lolly Winston - Cioccolata per due
Piemme (2006)
pg. 426 - € 5,90
ISBN: 8838485925

Trama
Sophie ha trentasei anni e in pochi mesi ha perso tutto: il marito, la felicità e il peso forma, cancellato da intere scatole di gelato ingurgitate nel cuore della notte. Quando poi si presenta in ufficio in accappatoio con ai piedi un paio di pantofole très chic a forma di coniglietto rosa, anche il lavoro e la stabilità economica scompaiono. Così, sola e con un disperato desiderio di ricominciare a vivere, decide di accettare l'invito di un'amica a trasferirsi nell'Oregon e trova un lavoro come cameriera in un bistrò. Ma la vita non è una favola, e Sophie si trova catapultata dal ruolo della vedova affranta a quello della neo-single in lotta contro uomini inetti, clienti incontentabili e una suocera che sta dolcemente andando via di testa.

Quasi un mese per finire un chick lit: questo già dovrebbe dire abbastanza, no?

E poi, come ha scritto in altri commenti sparsi per la rete, non credo che la morte (per cancro, poi) sia l’argomento più adatto per un romanzo del genere!

Alcune frasi sono carine, però la struttura non tiene: non mi convince la storia, trovo che alcuni personaggi abbiano la consistenza di una velina mentre si sarebbe potuto dare loro maggiore spessore (il senzatetto, la ragazzina autolesionista, la malata di Alzheimer..) e mi sembra che l’autrice

abbia solo banalizzato, e tanto, il dolore che si prova in seguito alla malattia e alla scomparsa di una persona cara (fidatevi, non è una cosa che si supera in 6 mesi, come fa Sophie!!) e

abbia infarcito la storia di luoghi comuni e banalità.
Ancora una volta mi sono lasciata ingannare da un titolo “goloso” (che poi ha poco o niente a che fare con la storia) e da una copertina “coccolosa”..imparerò mai?

[lilacwhisper]

Ricordo che aveva deluso anche me Non so quale dei due sia stato scritto prima, ma la partenza è molto simile a "P.s. I love you", che a mio parere è più carino.
Anche qui c'è una giovane vedova (americana, però, e questo dato forse non è irrilevante ai fini della narrazione) che inizialmente scivola sempre più nel baratro della depressione, per poi trovare la forza (grazie ad amici e famiglia) di risalire la china verso l'inevitabile successo, in questo caso come pasticciera. Se Holly era uno zombie, Sophie non scherza, anzi, ci va giù pesante con depressione e momenti d'isteria.
Certe traduzioni stonano, a mio parere. Parlare di Mulino Bianco e Donna Letizia, ad esempio, in un romanzo americano mi sembra piuttosto fuori luogo!
Carino per una crisi d'astinenza in villeggiatura, specie se non esiste una libreria se non a km di distanza.

[mickymicky]

Io l'ho iniziato qualche tempo fa, ma non l'ho finito e poi l'ho liberato...insomma, non mi era piaciuto per niente. direi che è proprio sconsigliato