E' un libro complesso, e forse la sua mole dovrebbe far intendere proprio questo. Avendo già letto Dumas, sapevo che è molto bravo a romanzare ma non eccessivo nei dettagli e nelle descrizioni, così posso confermare che le quasi 1300 pagine del libro sono tutte indirizzate al racconto di più episodi. Si parte dalla restaurazione del regno di Carlo II, quindi riprendendo parzialmente le tematiche di "Vent'anni dopo". La carne al fuoco è moltissima: Mazzarino, la sua politica e la sua morte; il nuovo e giovane Re Luigi XIV con la sua politica e i suoi amori; la battaglia senza armi di Fouquet e Colbert; la ricomparsa, uno per uno, dei 4 personaggi principali, ognuno alle prese con i propri affari. Ancora una volta, Dumas riesce a fare "invecchiare bene" gli eroi del primo romanzo, mantenendo le qualità e i difetti che li hanno caratterizzati sin da principio, acuendo alcuni lati del carattere di ognuno. Grande peso, in questo giro, viene dato all'ex moschettiere Aramis, alle prese con qualcosa di molto grande in cui, anche se solo parzialmente, viene coinvolto il nuon Porthos. D'Artagnan è sempre l'unico rimasto al servizio del re, e Athos, suo malgrado, verrà ricoinvolto nelle faccende di corte per dei casi legati all'adorato figlio Raoul e alla sua promessa sposa, Madamigella di La Vallière.
Non posso non citare l'episodio della maschera di ferro, ben lontano dalle rappresentazioni cinematografiche. Arriva solo molto avanti nel racconto e lascia davvero una profonda tristezza per come si evolvono gli eventi e per la sorte del povero Filippo.
Il libro è zeppo di personaggi vecchi e nuovi, per i quali è impossibile non provare dei sentimenti positivi e negativi. Come sempre, mi faccio coinvolgere talmente nel libro che arrivo a scocciarmi per il comportamento di alcuni, ed a lodare quello di altri

La parte finale è molto triste, ma più credibile del solito lieto fine. Come sempre, un applauso a Dumas.
ps. madamigella di La Vallière è, per me, davvero insopportabile! E così, sul negli ultimi capitoli, mi sono trovata proprio a pensare che solo una stupida poteva aspettarsi un finale diverso...