Sei biblioteche, Zoran Zivkovic

[lizzyblack]

La descrizione del libro è ingannevole, poichè lo descrive come una "serie di episodi concatenati a formare un intero romanzo". In realtà sono veri e propri racconti che sono slegati tra di loro, accomunati solo dal fatto che si "parla di libri", e legati sbrigativamente dal racconto finale. I racconti sono abbastanza asciutti, e molti sono interpretati da personaggi con delle manie ossessivo-compulsive a dir poco ridicole. Su sei racconti, solo due sono piacevoli a mio parere (La biblioteca infernale e La biblioteca minima); gli altri hanno un'idea di base abbastanza buona ma sviluppata male. I finali sospesi nel tentativo di creare suspance non reggono, e danno la sensazione che il racconto non sia finito per mancanza di idee.
Come ho già accennato altrove, io non amo i racconti, e se avessi capito che di racconti si trattava, non avrei probabilmente acquistato il libro. Il motivo per cui non li amo è che solo pochi scrittori sono in grado di concentrare all'interno di un racconto tutte le caratteristiche che rendono il personaggio e la storia credibile e divertente, pur essendo breve. Questa raccolta mi ha ricordato vagamente i racconti di Dahl sui libri ("Il libraio che imbrogliò l'Inghilterra" e "Lo scrittore automatico"), che stanno però ad un altro livello rispetto a questo tentativo che per me è poco riuscito.