Per una singolare coincidenza ho letto questo libro poco dopo “Le ho mai raccontato del vento del Nord” di Daniel Glattauer, senza sapere che la struttura sarebbe stata la stessa (una corrispondenza epistolare condotta tramite e-mail), e ciò all’inizio ha rappresentato per me una bella sorpresa, accentuando la predisposizione alla suggestione e alla partecipazione emotiva. Ma ci sono differenze rilevanti tra questi due libri: sia dal punto di vista della trama (ne “Il castello dei Pirenei” i due protagonisti riallacciano i rapporti che tra loro si erano bruscamente interrotti 30 anni prima; ne “Le ho mai raccontato del vento del Nord” lo scambio epistolare tra i protagonisti inizia in modo fortuito, per un errore, senza che si siano mai conosciuti prima) sia dal punto di vista dello sviluppo del racconto. E conseguentemente diversa è stata anche la mia esperienza come lettrice.
La storia di Glattauer mi ha emozionata, coinvolta e affascinata tanto, la storia di Gaarder mi è rimasta un po’ più distante, emotivamente, sebbene vi abbia trovato molti pensieri interessanti in un contesto più intellettivo che emozionale.
Ormai conosco bene (e l’ho sempre apprezzata !) la propensione di Gaarder a rendere partecipe il lettore di una esperienza di lettura che stuzzica riflessioni filosofiche e spirituali, che punta molto anche su elementi misteriosi, talvolta ultraterreni e paranormali, per accompagnare i pensieri dei protagonisti, e di conseguenza del lettore, su argomenti sempre molto importanti e interessanti. In questa occasione però l’impressione di inverosimiglianza che la storia ha assunto fin dall’inizio ha condizionato negativamente il piacere di questa lettura, ed ora, a libro terminato, mi sento sinceramente di poterlo considerare quello meno riuscito tra tutti quelli che ho letto di questo autore.
Non mi è sembrato cioè credibile che due persone che si incontrano casualmente dopo 30 anni di separazione, dopo aver vissuto un legame sentimentale bruscamente interrotto a causa di una esperienza misteriosa e dolorosa su cui hanno maturato opinioni e convinzioni diametralmente opposte, riallaccino i loro rapporti incentrandoli esclusivamente sul riesame dei fatti di allora e sulle rispettive interpretazioni di essi. Manca tutta la dimensione emotiva dell’essersi ritrovati, delle loro vite durante questa parentesi trentennale si apprende poco o niente, sembrano appassionarsi solo quando espongono ognuno la propria Weltanschauung (ateo, razionale e materialista lui, credente e ben disposta verso manifestazioni spirituali e paranormali lei) e poco interessati agli sviluppi che il loro recente incontro potrebbe avere. In questo contesto si inseriscono i pensieri offerti al lettore, ed emergono con i loro punti forti e punti deboli proprio grazie al contraddittorio, inevitabile visti i punti di partenza dei due interlocutori ma sempre pacato.
Mi sono interrogata anch’io, insieme a Steinn e a Solrun, sul mistero della donna dei mirtilli rossi, sul significato di caso e destino, sulla vita dopo la morte, sulla possibilità di interpretare come “segni” ultraterreni fatti della vita che accadono, e che sono capaci di produrre conseguenze, o almeno, interferenze. Ma non mi sono sentita emotivamente coinvolta come è successo invece durante la lettura del romanzo di Glattauer e degli altri romanzi di Gaarder. La componente filosofica in questo caso ha preso il sopravvento sulla storia, a discapito del piacere complessivo della lettura. Peccato davvero, perché con altri sviluppi sono certa che la storia avrebbe avuto da offrire molto di più, almeno a me.
"Il castello dei Pirenei" - Jostein Gaarder
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- Towandaaa
- Olandese Volante
- Messaggi: 9299
- Iscritto il: mer nov 15, 2006 2:44 pm
- Località: Peccioli (Pisa)
"Il castello dei Pirenei" - Jostein Gaarder
La mia libreria
La mia lista dei desideri
Towandaaa su aNobii
"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)
La mia lista dei desideri
Towandaaa su aNobii
"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)