Giorgio Scerbanenco - Mio adorato nessuno

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GrilloParlante
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Giorgio Scerbanenco - Mio adorato nessuno

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Giorgio Scerbanenco - Mio adorato nessuno
Rizzoli (1981)
pg. 305


Trama
Chi ha detto che l'amore è gioia? L'amore è sofferenza per Mario e Donatella, che si sono amati a prima vista ma che il destino, il pregiudizio, la cattiveria e l'orgoglio hanno diviso in modo irreparabile. L'amore è sofferenza per Romano, l'uomo forte, buono e maturo che consola Donatella del suo dolore, che ama senza essere sicuro di essere ricambiato, sempre in bilico tra la speranza e la disperazione. L'amore è sofferenza per Rossana, l'altera e spregiudicata baronessa che ha sempre bisogno di soldi, che ama appassionatamente Romano, che ha occhi solo per Donatella, che ha nel cuore solo Mario, che per orgoglio si prepara a sposare Rita, l'amica d'infanzia che il fidanzato ha lasciato in attesa di un bambino. Sembra una filastrocca eppure è la vita: e questo è un gioco da cui nessuno esce completamete vincitore perchè in ogni scelta è implicito un rifiuto, ad ogni svolta dell'esistenza ci si lascia dietro una parte di se stessi. Un romanzo sull'amore, dolce e amaro, che dà felicità e dolore, un amore reale, molto diverso dal solito, banale "lieto fine".


“Chi ha detto che l'amore è gioia? L'amore è sofferenza..” recita così la quarta di copertina.
“Bella scoperta”, verrebbe da dire! Ma forse in letteratura questo non è un concetto così scontato. Questo è un libro dove non c’è il classico lieto fine, ma di ognuna delle storie (più o meno definite) raccontate – quella di Mario e Donatella, quella di Romano e Donatella, quella di Rossana e Romano, quella di Mario e Rita e anche quella dei genitori di Donatella – viene sottolineato il lato drammatico, disperato di chi ama ma non è corrisposto, di chi per amore si annulla fino quasi a sparire, di chi fa vincere l’orgoglio e rischia così di perdere l’amore della sua vita, di chi si vede strappar via la felicità per un pregiudizio e per ottusità.
È un libro delicato ma intenso, profondo e assolutamente non banale.
Ogni personaggio rimane impresso: Rossana,
Here be spoilers
apparentemente frivola e spregiudicata, che alla fine rinuncia ad ogni agio senza neanche avere la certezza della felicità;
Mario,
Here be spoilers
orgoglioso e ligio a quello che crede sia il proprio dovere fino ad acconsentire ad un matrimonio di facciata per salvare la reputazione dell’amica sedotta e abbandonata;
Donatella,
Here be spoilers
fragile e appassionata, che cerca di trasformare la gratitudine per Romano in amore, ma che poi deve soccombere al sentimento autentico che la lega a Mario;
Romano,
Here be spoilers
maturo e quasi rassegnato, pronto anche ad accontentarsi delle briciole fino a quando capisce di essere davvero di troppo..
Un gioiellino scritto magistralmente ed estremamente godibile anche oggi, a più di 50 anni dalla pubblicazione.
N.B. = Una volta ero SoloIo

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