Premessa: l'ho letto contemporaneamente al "Visconte dimezzato" di Calvino (si può dire qualsiasi cosa di lui, ma non che non sapesse scrivere) e credo che "L'allieva" abbia sofferto particolarmente nel confronto.
Thriller? Ma quando mai! Si tratta di pura chick lit (e fin qui niente di male - però c'è chick lit e chick lit), con qualche spolveratina di medicina legale.
Alcune osservazioni acide: perché quando si parla di prodotti bisogna metterci la marca tipo "estrasse le sigarette xy", "si abbottonò il giacchino Chxxxx con manica a tre quarti"?
Il libro è pieno di descrizioni da giornale femminile, onestamente superflue. Da questo punto di vista mi ha ricordato Moccia (e non è bene).
Per non parlare dei personaggi:
e il mistero:Here be spoilerslei, a parte imbranata come neanche Bridget, ma soprattutto stordita e apatica che ti verrebbe voglia di prenderla per il collo e ovviamente in bilico tra due bellocci, come nella migliore tradizione...
E per finireHere be spoilersa metà libro avevo capito chi era il colpevole e mi sono sorbita il resto, tanto per vedere se la Gazzola aveva in serbo qualche colpo di scena.
No.
Here be spoilersil finale fatto appositamente perché la Gazzola continui a scrivere le avventure di questa impedita.
E' cattiva come recensione, però a me veramente ha fatto girare!
PS se qualcuna vuole togliersi lo sfizio di leggerlo, glielo mando volentieri (l'ho visto in qualche wishlist...)