"Racconti neri" - Giorgio Scerbanenco

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Towandaaa
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"Racconti neri" - Giorgio Scerbanenco

Messaggio da Towandaaa »

Non sono una cultrice del genere noir né del genere racconti brevi, ma questo libro mi ha incuriosita al punto da spingermi a leggerlo comunque. Ora, a lettura terminata, sono contenta di aver ceduto a questa immotivata ispirazione. Proprio immotivata, dato che trovo il titolo piuttosto fuorviante: non tutti i racconti della raccolta sono noir nel senso comunemente inteso. Ce ne sono molti che non si incentrano su delitti e misteri, ma sui moti dell’animo, sulla solitudine, sulla disperazione contenuta, sulla lucidità della malinconia e del disincanto, sul senso di riscatto, sulla desolazione del dolore, soprattutto quando non trova spiegazione (per citarne solo uno, il racconto dal titolo “Warum ? Perché ?”).
E sono proprio quelli che mi sono piaciuti di più.
Li ho trovati molto nitidi, misurati anche nella loro disperazione, eleganti pur nella tristezza delle circostanze narrate. L’autore non indugia inutilmente sui tratti più commoventi, non si lascia prendere la mano dall’emotività e dalla vena “rosa” (come sarebbe stato legittimo aspettarsi, se si pensa che questi racconti sono stati pubblicati anche su riviste femminili………..a meno che negli anni 60 queste riviste fossero molto diverse da oggi !): racconta, descrive, e lascia poi al lettore lo spazio per confrontarsi con quelle situazioni. Perché non di personaggi eroici o comunque eccezionali si tratta: ma di storie e di personaggi comuni, con i quali non è difficile provare un senso di immedesimazione.
Alcune situazioni hanno un sapore un po’ datato, bisogna riconoscerlo: soprattutto il concetto di onore e onestà nei rapporti tra uomini e donne prima del matrimonio qui descritto non è più quello che comunemente si intende oggi: ma è perfettamente congruo con le idee degli anni 60-70, di cui questi racconti offrono uno spaccato attendibile e interessante.
Altri racconti non mi hanno colpita: li ho trovati forse anche un po’ banali, nel senso che non offrono né un intreccio noir complesso né un esame psicologico dei personaggi originale, ma semmai stereotipato. Ma nel complesso questo libro mi è piaciuto molto, e il fatto che ora io desideri leggere altri lavori di Scerbanenco, magari veri e propri romanzi, ne è la prova !
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