

In questo libro Kary Mullis, Il chimico che nel 1993 ha vinto il Nobel per aver scoperto la reazione a catena della polimerasi utile a replicare il dna, ci racconta come sia nata nella sua mente tale intuizione ( egli non nasconde che in questo, l’uso di LSD lo abbia aiutato ) e vari fatti autobiografici, narrati in maniera scansonata ed esilarante come solo un “mattacchione” come Mullis riesce.
Lo scienziato ci porta con se descrivendoci alcuni episodi salienti della sua vita. E così ci troveremo catapultati in un’aula di tribunale durante il processo di O.J. Simpson nel quale Mullis decise di schierarsi, nelle vesti di perito, dalla parte della difesa o sballottati nella boscaglia dove procioni parlanti ci si paleseranno davanti o in un letto cercando di sopravvivere con decine di morsi velenosi (di ragni) in tutto il corpo o portati ad interrogarci sull’immensità dello spazio (altra passione di Mullis) o ancora a chiedersi quali siano le evidenze scientifiche e provate che l’HIV causerebbe l’AIDS , etc (meglio non rovinare troppo la lettura).
Insomma in questo libro vedremo come uno scienziato come Mullis non sia meno brillante (o forse lo sia di più grazie a questo) sebbene non disdegni affatto le donne (è già alla terza moglie) o il serf o l’LSD, etc.
Lo stereotipo del premio Nobel “secchione” è stato totalmente distrutto da Mullis, e questo è quello che anche a noi piccoli scienziati piace.
Questo è un libro che consiglio a tutti coloro che si divertono con la scienza (ma non per forza) e che si vogliono fare quattro risate leggendo di un uomo che va controcorrente e che non ha paura di ridicolizzare il sistema giudiziario americano o le grandi compagnie farmaceutiche che gli danno il pane.
Buona lettura!