Ines e l'allegria - Almudena Grandes

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ciucchino
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Ines e l'allegria - Almudena Grandes

Messaggio da ciucchino »

Un affresco su un aspetto sconosciuto della resistenza spagnola al franchismo ossia il tentativo di invadere la Spagna attraverso la valle d’Aran: tentativo che si è voluto dimenticare sia da parte dei franchisti colti alla sprovvista e sia dai comunisti che sono stati oggetto di un gioco di potere al di sopra delle loro teste.
C’è tutto in questo romanzo: la Storia con la S maiuscola che si incrocia con quella di tutti, la guerra, la resistenza, l’amore, l’amicizia, la disillusione e infine il rientro in patria alla morte del caudillo.
All’inizio è dfficile da seguire soprattutto per chi, come me, non è un esperto della storia della guerra civile spagnola con nomi del tutto sconosciuti e con la sensazione che l’autrice stia saltanto da un personaggio all’altro senza darti la possibiità di capire, poi piano tutto si ricostruisce. Mi è piaciuto molto lo stile di ripetere alcune frasi e anche l’andare avanti e indietro con il racconto.
L’unica pecca è l’eccessiva lunghezza che fa inciampare l’autrice in ripetizioni inutili che diventano francamente noiose.
Devo ammettere poi che il personaggio di Ines a me è risultato estremamente antipatico, a differenza di Galan, così sfaccettato e più complesso, e della cognata Adela.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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