Jumpa Lahiri è ormai entrata nel novero di scrittori di cui leggo tutto incondizionatamente: è riuscita persino a farmi più o meno fare pace con le raccolte di racconti, io che le ho sempre snobbate.
Ne La moglie si ritrovano i temi intorno cui sinora è ruotata la sua intera produzione letteraria: l’inserimento in una nuova terra (titolo di un altro suo testo, tra l’altro), il peso dell’esilio, la sensazione di non appartenenza a nessun luogo, la differenza di approccio della seconda generazione.
In questo romanzo a questi temi si intreccia la storia di due fratelli, molto legati tra loro ma anche molto diversi. Il maggiore, il più riflessivo e cauto dei due, proprio nel tentativo di avvicinarsi all’avventatezza del fratello - prediletto dai genitori- lascia Calcutta e la famiglia per frequentare un dottorato negli Stati Uniti. La scelta coraggiosa, l’avvio di una vita dall’altra parte del mondo non riusciranno a rappresentare una vera e propria "inversione di rotta" e Subhash dedicherà comunque la sua intera vita a dare equilibrio alle conseguenze delle azioni del fratello Udayan, attivista nel movimento naxalita (partito indiano di ispirazione maoista)
La Moglie è un romanzo di lunghi silenzi ed emozioni taciute. Pochi sono i dialoghi sinceri che i personaggi riescono a stabilire tra di loro: l’impressione è che i loro rapporti siano costruiti più dalle cose non dette, dalla loro impossibilità di comunicare in profondità che non da effettivi scambi verbali ed azioni. Non comunica realmente Udayan con Subhash, facendogli credere di essersi conformato ad una vita ordinaria, né la coppia di anziani genitori con il figlio superstite, ne Gauri con il secondo marito e con la figlia.
Una lettura scorrevole, ma suggestiva ed intensa: è bello come la Lahiri riesca a far conoscere profondamente ai lettori l’animo dei suoi personaggi.
Tra l’altro, se vi interessa, inserendo Jumpa Lahiri nel motore di ricerca interno al portale di Rai letteratura troverete una recente intervista rilasciata dalla scrittrice proprio dopo la pubblicazione di questo romanzo.
J. Lahiri, La Moglie, Guanda, settembre 2013. € 18
J. Lahiri, La moglie
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J. Lahiri, La moglie
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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