Gioconda Belli, Il paese sotto la pelle

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Sonnenbarke
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Gioconda Belli, Il paese sotto la pelle

Messaggio da Sonnenbarke »

«L’importante, me ne rendo conto ora, non è vedere tutti i propri sogni realizzati, ma continuare ostinatamente a sognarli.»

Per il Nicaragua non avrei potuto trovare libro migliore. Ho resistito alla tentazione di leggere il fin troppo ovvio La donna abitata, sempre di Gioconda Belli, e mi sono invece buttata su questa sua autobiografia, che è anche la biografia di un paese e di una rivoluzione. Questo libro mi ha fatto immergere veramente nella storia del paese, perciò dico che non avrei potuto chiedere di meglio.

Belli ci parla della sua militanza nel Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, della rivoluzione sandinista, dell’esilio in Costa Rica, ma anche dei suoi amori con guerriglieri e non solo, del suo rapporto con i figli, del suo incontro con la poesia prima e la prosa poi. È un’autobiografia talmente bella che si legge come un romanzo, e piacerà sia a chi si interessa di politica, sia a chi ama le opere di Belli, sia a tutti gli altri, secondo me. Scritta con la passione vera che contraddistingue l’autrice, è un libro che ci fa credere nella possibilità di realizzare i propri sogni, ma che non risparmia anche critiche al sandinismo di cui pure Belli ha sempre fatto parte con grandissima convinzione, prima di ritirarsi dalla vita politica e di dedicarsi esclusivamente alla scrittura.

Gioconda Belli è una ragazza di famiglia borghese, ma nonostante questo inizia verso i vent’anni a interessarsi di politica, ed entra a far parte del movimento sandinista di cui sarà poi un membro importante. L’autrice ci fa entrare nel proprio mondo fatto di passione: passione per la causa sandinista, passione per i suoi innumerevoli uomini, passione per i suoi figli, passione per la scrittura. Veniamo così a sapere dei suoi tanti amori, ma anche e soprattutto della sua militanza, e attraverso la sua storia scopriamo piano piano la storia di una rivoluzione, quella sandinista, che ha portato alla caduta della sanguinosa dittatura dei Somoza durata oltre quarant’anni.

La scrittura di Belli è fluida e bellissima, e in questo bisogna anche rendere omaggio alla traduttrice che l’ha resa così bene. Se non si sapesse che la storia è vera, sembrerebbe davvero di stare leggendo un romanzo.

Ottimo libro, consigliato.

(Da qui).
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