Dominique Lapierre
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- ms.bartleboom
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Re: Dominique Lapierre
INCREDIBILE.... HO LETTO LA CITTA' DELLA GIOIA FORSE 8 ANNI FA E PENSAVO DI ESSERE "SFIGATA"...
E' DAVVERO MERAVIGLIOSO, E' UNO SCRITTORE CHE DESCRIVE CON PIENEZZA ED ABBONDANZA, E' UN VASO DAL QUALE ESCONO COLORI, SUONI, PROFUMI...
LA FRASE PIU' BELLA E' UNA SULL'ARRIVO DELL'ATTESA PIOGGIA, QUANDO I BAMBINI CORRONO PER STRADA PER ACCOGLIERLA... 30 RIGHE DA PELLE D'OCA! SE LO RITROVO VE LO MANDO..
buone letture,
Mrs.Bartleboom
"La guardò. Ma d'uno sguardo per cui guardare già è una parola troppo forte. Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta. ." A.Baricco -
Mi sto leggendo un po' di libri di Lapierre sull'India, uno di seguito all'altro.
Ho iniziato con "Stanotte, la libertà", e , nonostante la mole, l'ho adorato.
Ho continuato con "La città della gioia". un libro splendido, che mi ha emozionato e mi ha fatto innamorare dei suoi personaggi.
Appena finito, ho attaccato con "Mezzanotte e cinque a Bhopal", e sono rimasta perplessa.
Oltre a personaggi che mi sembrano "riciclati" da "La città della gioia", ho trovato intere pagine copia-incollate. Va bene che i riti matrimoniali indù magari si assomigliano molto, e quindi le descrizioni, da un libro all'altro, non possano variare più di tanto....ma certe scene sono davvero UGUALI.
Un esempio, che leggevo stamattina, trovato (con i nomi dei personaggi cambiati, ovviamente) in entrambi i libri, con le stesse frasi, uguali uguali.
Si tratta di un parto difficile. La donna che deve partorire non risce ad espellere il bambino, arriva la levatrice, che non ha molto successo, poi arriva una "persona di fortuna", che ne "La città della gioia" è un giovane medico americano, in "Mezzanotte e cinque" è una suora. Questa persona chiede alla partoriente di spingere più forte, ritmicamente, senza interrompersi. Poi afferra la testa del bambino, che è girato male, mentre la levatrice spinge sul ventre. Ad un certo punto cadono dal tetto dei topi, che finiscono sul letto e scappano. Ed in quel momento di soprassalto, la "persona di fortuna" riesce a girare corettamente il bimbo e ad estrarlo, vivo. Con tutti i ringraziamenti che ne seguono.
Premetto che stimo molto Lapierre, non solo per come scrive, ma soprattutto per ciò di cui parla, e per quello cui ha dato vita in seguito all'uscita dei libri.
Ma questi riciclaggi mi hanno lasciato un che di amaro...
Ho iniziato con "Stanotte, la libertà", e , nonostante la mole, l'ho adorato.
Ho continuato con "La città della gioia". un libro splendido, che mi ha emozionato e mi ha fatto innamorare dei suoi personaggi.
Appena finito, ho attaccato con "Mezzanotte e cinque a Bhopal", e sono rimasta perplessa.
Oltre a personaggi che mi sembrano "riciclati" da "La città della gioia", ho trovato intere pagine copia-incollate. Va bene che i riti matrimoniali indù magari si assomigliano molto, e quindi le descrizioni, da un libro all'altro, non possano variare più di tanto....ma certe scene sono davvero UGUALI.
Un esempio, che leggevo stamattina, trovato (con i nomi dei personaggi cambiati, ovviamente) in entrambi i libri, con le stesse frasi, uguali uguali.
Si tratta di un parto difficile. La donna che deve partorire non risce ad espellere il bambino, arriva la levatrice, che non ha molto successo, poi arriva una "persona di fortuna", che ne "La città della gioia" è un giovane medico americano, in "Mezzanotte e cinque" è una suora. Questa persona chiede alla partoriente di spingere più forte, ritmicamente, senza interrompersi. Poi afferra la testa del bambino, che è girato male, mentre la levatrice spinge sul ventre. Ad un certo punto cadono dal tetto dei topi, che finiscono sul letto e scappano. Ed in quel momento di soprassalto, la "persona di fortuna" riesce a girare corettamente il bimbo e ad estrarlo, vivo. Con tutti i ringraziamenti che ne seguono.
Premetto che stimo molto Lapierre, non solo per come scrive, ma soprattutto per ciò di cui parla, e per quello cui ha dato vita in seguito all'uscita dei libri.
Ma questi riciclaggi mi hanno lasciato un che di amaro...
mezzanotte e cinque non l'ho letto, ma l'ho comprato e prima o poi lo leggerò. Siccome la città della gioia l'ho letto più di 10 anni fa, probabile ch enon mi renderò conto di questi "riciclaggi".Premetto che stimo molto Lapierre, non solo per come scrive, ma soprattutto per ciò di cui parla, e per quello cui ha dato vita in seguito all'uscita dei libri.
Ma questi riciclaggi mi hanno lasciato un che di amaro...
Però mi viene in mente (e anche qui, ho i libri, ma non li ho ancora letti) che diverse persone mi raccontavano di essere rimaste un po' male, dopo aver letto uno degli ultimi libri (New York brucia) di aver trovato una quasi totale ricopiatura di Il quinto cavaliere, oltre che un riciclaggio del titolo di Parigi Brucia.
ciao
Vale
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
- verdeacqua
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anch'io mi ero accorta della scena del parto IDENTICA nei due libri... in effetti avrebbe potuto evitare il copia-incolla. colgo l'occasione per consigliare "Stanotte la libertà", ricostruzione storica della fine dell'impero britannico e della nascita degli stati dell'India e del Pakistan. molto coinvolgente e non copiato!
"...in esso vivevano uomini aridi e oscuri al pari di corde di violino, esseri dai quali si potevano però trarre tutti i valzer, tutte le lacrime, tutti i suoni del mondo." Ilja Ehrenburg
Pienamente d'accordo con Verdeacqua.
Mi ha fatto scoprire la storia "ufficiale" e quella più "quotidiana e interna" dell'India, in maniera davvero piacevole e interessante.
(Vorrei comunque ricordare che questo forum è IL MALE. Ho appena comprato una decina di libri sull'India dopo aver letto in giro un thread...mannaggia...)
Mi ha fatto scoprire la storia "ufficiale" e quella più "quotidiana e interna" dell'India, in maniera davvero piacevole e interessante.
(Vorrei comunque ricordare che questo forum è IL MALE. Ho appena comprato una decina di libri sull'India dopo aver letto in giro un thread...mannaggia...)
se ne vuoi comprare altri, guarda la mia wishlist (e la bookshelf) su anoobii...Ho appena comprato una decina di libri sull'India dopo aver letto in giro un thread...mannaggia...
se in India girerai in treno, hai bisogno di qualcosa di moooolto lungo (e appassionante), ti consiglio Il ragazzo giusto.
ciao
vale
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)