J. Coe, Expo 58

Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
francesina
Olandese Volante
Messaggi: 2461
Iscritto il: gio apr 05, 2007 2:19 pm
Località: Padova

J. Coe, Expo 58

Messaggio da francesina »

Inizio a credere che Jonathan Coe abbia cambiato genere. L'ho conosciuto con La casa del sonno, che ho amato (proprio) per l'inquietudine e l'aspetto "malsano" della sua trama e l'ho poi adorato per La famiglia Winshaw, che tuttora rientra nella rosa dei venti romanzi migliori che abbia letto sinora. La pioggia prima che cada l'ho trovato carino, ma l'ho dimenticato in fretta, così come pure I terribili segreti di Maxwell Sim.
Tutto questo panegirico per dire che sono affezionata a Coe ed ho comunque apprezzato la lettura di Expo 58, però. Però siamo lontani dall'approfondimento, dall'arguzia, dalla serietà e dalla sintassi della Famiglia Winshaw. C'è più humour - ma non si ride-, e la trama è più "fresca" per cui è un testo adatto se si vuole una lettura piacevole ma non sciocca.
L'ambientazione è simpatica ed originale: l'Expo 58 del titolo è l'esposizione universale che fu organizzata nel 1958 in Belgi, in piena guerra fredda. A viverla in primo piano è il protagonista del romanzo, l'inglese Thomas Foley: modesto impiegato comunale addetto alla redazione di comunicati e bollettini, viene misteriosamente scelto per controllare la gestione del pub realizzato all'interno del padiglione britannico. Thomas abbandona (non senza sollievo) la sua vita modesta e noiosetta per vivere alcuni mesi l'eccitazione e l'animata atmosfera dell'Expo. Ed in effetti si trova al centro di varie vicende, professionali e sentimentali, che però non fanno che mettere ulteriormente in luce il suo essere "passivo". Vorrebbe, sogna, ma non concretizza. Non a caso il finale, dopo l'atmosfera lieta e per alcuni tratti anche grottesca del testo, è decisamente malinconico.

J. Coe, Expo 58
Feltrinelli, 2013
€ 17,00
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii
Rispondi