Comprato dopo averne letto bene diosolosadove, ho finalmente preso in mano questo thriller (ero bisognosa di un libro del genere).
Liberamente ispirato al Mostro di Rostov, i punti di forza del romanzo sono la caratterizzazione storico-politica (siamo nell'URSS della morte di Stalin) e l'approfondimento psicologico dei personaggi coinvolti. Questo fa sì che si perdano elementi tipici del thriller (sangue, tensione, descrizioni anche troppo precise degli omicidi), ma il risultato è un romanzo davvero molto ben riuscito.
Lo consiglio
PS. nei ringraziamenti finali l'autore cita (e ne caldeggia la lettura) L'uomo del gulag, di Janush Bardak. Io l'ho già letto. DUE VOLTE. È un'autobiografia scritta davvero bene e quasi unica nel suo genere. In più, ognuno di noi è indirettamente a conoscenza di Bardak: è colui che per primo ha operato i bambini affetti da labbro leporino, permettendo loro di sorridere (lui, che motivi per sorridere, per anni, ne ha avuto davvero pochissimi).
Quindi, leggetevi anche questo, insieme a Bambino 44
Bambino 44, Tom Rob Smith
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