Riscattare le proprie condizioni sociali, illudersi di passare da una vita modestissima (seppur serena e basata su affetti sinceri) ad una di grande ricchezze e prospettive è impossibile e non può che causare tragedie. Questo il messaggio del breve ma densissimo romanzo di Steinbeck: si narra la storia di Kino, pescatore indio che improvvisamente trova una perla di grandissimo valore. Quella che però sembra essere una fortuna tanto inaspettata quanto necessaria (il suo bimbo ancora in fasce è stato punto da uno scorpione e il medico rifiuta di curalo temendo di non essere pagato) non tarderà a svelare presto il suo carissimo prezzo. La prosa è semplice ma il tono solenne ed allusivo: il benessere economico non può che risvegliare malvagità e invidia nell’animo umano e una vita non può essere serena se caratterizzata anche ambizioni e desideri, pure fossero di natura nobile .
Ho davvero amato questa lettura, con la quale ho scoperto Steinbeck: ora è decisamente il turno di Furore (per chi è interessato e possiede un kindle, tra l’altro, l’e-book con la nuova traduzione è tra le offerte del mese di aprile su Amazon a € 3,99).
J. Steinbeck, La perla
ed. Bompiani 2001
pagg.112
€ 8,00
J. Steinbeck, La perla
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J. Steinbeck, La perla
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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