Cassandra di Christa Wolf
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Cassandra di Christa Wolf
Questo libro offre una moltitudine di chiavi di lettura, presentando la figura di una donna dal forte impatto morale.. figura indimenticabile che nel suo rievocare, a poche ore della morte, sofferma la sua attenzione su un flusso di ricordi, di sentimenti in un gioco tra passato e presente e viceversa.
Seguendo il percorso di crescita di questa donna, orgogliosa sacerdotessa, parte stessa dell'autorita' e del potere politico, che va scoprendo gli inganni e le manipolazioni che portano alla guerra che connive col potere, vive d'indolenza, si ribella - la voce che le squassa il corpo in convulsioni al limite della follia, la voce profetica di sventure e di morte - Viene ancora a compromessi con la sua coscienza e infine non puo' che opporsi totalmente, costi quel che costi, assistiamo ad un progresso da fanciulla a donna di grande forza morale, svincolata da quella maschile.
C'e' una terza via tra uccidere ed essere uccisi: quella di vivere. Lo ha capito Cassandra a contatto delle donne che vivono nelle capanne e nelle caverne alle pendici del Monte Ida sulle sponde dello Scamandro, nelle montagne e nei boschi, la', lontano dal palazzo reale, dove Anchise visse il suo sogno che trasmise ai giovani: "come si sogna restando con i piedi in terra". Combattere il male prima, quando ancora non si chiama "guerra", spezzare la logica della guerra, predica Anchise, smascherare il vizio del ragionamento per cui si crea prima il nemico e poi si mostra la necessita' ineluttabile della guerra.
Il tema principale del libro -femminismo e pacifismo- si intreccia abilmente a passaggi storici in cui si sono consumati dicotomie quali matriarcato/patriarcato, corpo/anima, pace/guerra e oralità/scrittura con un impatto evocativo da sentirsi trasportati lì nell'antica Troia.
Cassandra di Christa Wolf
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Seguendo il percorso di crescita di questa donna, orgogliosa sacerdotessa, parte stessa dell'autorita' e del potere politico, che va scoprendo gli inganni e le manipolazioni che portano alla guerra che connive col potere, vive d'indolenza, si ribella - la voce che le squassa il corpo in convulsioni al limite della follia, la voce profetica di sventure e di morte - Viene ancora a compromessi con la sua coscienza e infine non puo' che opporsi totalmente, costi quel che costi, assistiamo ad un progresso da fanciulla a donna di grande forza morale, svincolata da quella maschile.
C'e' una terza via tra uccidere ed essere uccisi: quella di vivere. Lo ha capito Cassandra a contatto delle donne che vivono nelle capanne e nelle caverne alle pendici del Monte Ida sulle sponde dello Scamandro, nelle montagne e nei boschi, la', lontano dal palazzo reale, dove Anchise visse il suo sogno che trasmise ai giovani: "come si sogna restando con i piedi in terra". Combattere il male prima, quando ancora non si chiama "guerra", spezzare la logica della guerra, predica Anchise, smascherare il vizio del ragionamento per cui si crea prima il nemico e poi si mostra la necessita' ineluttabile della guerra.
Il tema principale del libro -femminismo e pacifismo- si intreccia abilmente a passaggi storici in cui si sono consumati dicotomie quali matriarcato/patriarcato, corpo/anima, pace/guerra e oralità/scrittura con un impatto evocativo da sentirsi trasportati lì nell'antica Troia.
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«Avere un libro che ti accompagna è meraviglioso, è il miglior compagno di viaggio: sta zitto quando non vuoi che parli, parla quando vuoi sentir dire qualcosa, ti dà senza chiedere. Se lei viene nella mia biblioteca li vede, i miei veri grandi amici sono lì.»
(Tiziano terzani)
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Ho letto un libro della Zimmer Bradley sulla guerra di Troia, con protagonista Cassandra, con tema molto molto simile!!
Mi è piaciuto un sacco, adesso mi viene il dubbio ke nn sia lo stesso e magari ricordo male io.
Cmq ottima scelta
ciauz
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I manicomi straripavano di gente che leggeva troppo.
Era la letteratura che era pericolosa, era lì che si spingeva e si incoraggiava la gente a rimuginare. Che diamine! (Musica Rock da Vittula - Mikael Niemi)
Solitudini bastate a farsi da mangiare solitudini bastate a farti innamorare
sotto l'armadio (con la radio)... sotto l'armadio (con la radio)... sotto l'armadio
Abbonamento Trocabus© Terzo Anello
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- LuLù Lupetta
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Devo rivelare questo arcano....
Boh... a me non risulta....
LuLù
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- LuLù Lupetta
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Hai ragione Verdun mi era sfuggito....
LuLù
LuLù
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Re: Cassandra di Christa Wolf
Finito di leggere ieri, mi è piaciuto ma non mi ha entusiasmato, forse perché le mie aspettative erano veramente alte. Ho letto e amato moltissimo Medea, sempre di Christa Wolf, e pensavo che questo romanzo fosse all'altezza dell'altro. Forse semplicemente non l'ho letto nel momento giusto (tutti i libri hanno un momento giusto). È un libro complesso e io forse adesso avevo bisogno di qualcosa di più semplice. Richiede anche un'ottima conoscenza della storia e della mitologia greca.
È molto poetico, scritto come al solito divinamente, ma non mi ha davvero preso. Continuo a preferire la riscrittura di Medea.
È molto poetico, scritto come al solito divinamente, ma non mi ha davvero preso. Continuo a preferire la riscrittura di Medea.
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Non speditemi niente senza avvisare, ho traslocato!
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Re: Cassandra di Christa Wolf
Alle porte della morte, Cassandra rievoca la sua vita e gli eventi che hanno portato alla rovina di Troia. Cassandra è una voce fuori dal coro. Lei vede la verità delle cose ma la sua condanna è di non essere creduta. Questo la fa sentire isolata, non riesce a integrarsi né con la cerchia del potere né con chi si oppone ad esso.
E proprio perché i motivi della guerra sono solo un pretesto (non c'è nessuna Elena per cui combattere), Cassandra oppone "ciò che è vero a ciò che vero non è" e cerca di porre fine alla tragedia della guerra. Una guerra che è tragica sempre, anche nella vittoria, che porterà alla distribuzione di Troia ma anche alla morte del re dei greci. Perché i vincitori dovranno portare su di sé il prezzo e il peso della vittoria. Del resto i colpevoli della guerra sono tutti coloro che l'hanno cercata: i greci che l'hanno voluta e i troiani che non l'hanno voluta evitare.
Cassandra è un libro bellissimo, complesso e attuale. Uno dei libri di cui ho sottolineato più passaggi e che sarà una fonte inesauribile di riflessioni a ogni lettura.
La figlia del re è combattuta tra il desiderio di compiacere il padre che ama (e quindi difendere il potere che è lui a rappresentare) e l'esigenza di assecondare la propria capacità di vedere oltre la realtà com’è raccontata e tramite questa qualità instillare nella mente del popolo domande diverse da quelle concesse dai potenti.Ricordo come la vita mi sfuggisse. Non ce la faccio, pensavo [...] ma non riuscivo a chiedermi che cosa estenuasse a tal punto la mia facile esistenza.
Si ribella a quel potere che agisce con la pretesa di educare e "salvare" i dominati e alla logica della guerra che pretende di essere necessaria e chiede di negare sé stessi per vincerla. Mette a rischio tutto per i suoi ideali.Dovevamo diventare come il nemico, per batterlo. Questo non ci andava a genio. Volevamo essere come eravamo
Le riflessioni che l'autrice fa sulla guerra tramite la voce di Cassandra sono senza tempo.Non se la sono mai tanto presa con me quanto per il mio rifiuto ad abbandonarmi al fatale entusiasmo dei loro desideri. A causa di questo rifiuto, non a causa dei greci, persi padre, madre, fratelli, amici, il mio popolo.
Wolf pensa probabilmente alla guerra fredda in cui la Germania svolgeva un ruolo chiave, ma quanto sono attuali ancora oggi le sue parole!È possibile sapere quando comincia la guerra, ma quando comincia la vigilia della guerra?
Dunque si sarebbe dovuto combattere il male prima, quando ancora non si chiamava 《guerra》.
Ma Cassandra impara nella comunità di donne che vive nelle grotte fuori la città che un'altra strada è possibile, che "tra uccidere e morire c'è una terza via: vivere". Fuggire dalla logica della guerra è possibile.Eumelo ha bisogno di Achille come una vecchia scarpa della compagna. […] È arrivato al punto di prendere questa guerra per la normalità e di presupporre che per uscirne ci sia una sola via, la vittoria.
E proprio perché i motivi della guerra sono solo un pretesto (non c'è nessuna Elena per cui combattere), Cassandra oppone "ciò che è vero a ciò che vero non è" e cerca di porre fine alla tragedia della guerra. Una guerra che è tragica sempre, anche nella vittoria, che porterà alla distribuzione di Troia ma anche alla morte del re dei greci. Perché i vincitori dovranno portare su di sé il prezzo e il peso della vittoria. Del resto i colpevoli della guerra sono tutti coloro che l'hanno cercata: i greci che l'hanno voluta e i troiani che non l'hanno voluta evitare.
Cassandra è un personaggio intenso che soffre nel vedere sparire per sempre i sentimenti che hanno mosso lei e le persone che ha amato, primo fra tutti Enea.non c'è limite alle atrocità che gli essere umani commettono gli uni contro gli altri […] 《Noi》 dico, e di tutti i Noi a cui sono approdata, questo resta quello che maggiormente mi turba. È molto più facile dire 《Achille la bestia》che questo noi.
Ma è proprio questo che Christa Wolf riesce a salvare, non solo la tragedia dei fatti, ma gli animi di coloro che l'hanno vissuta; e che ancora la vivono, di noi che la viviamo nelle nostre guerre e nei nostri turbamenti.Le tavolette degli scribi, che indurirono tra le fiamme di Troia, tramandano la contabilità del palazzo […] Per il dolore, la felicità, l'amore non ci sono segni.
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RING: Pyongyang - Guy Delisle ◆ Ring a sorpresa "on the road" ◆ L'amica geniale - Elena Ferrante
☆I limiti esistono soltanto nell'anima di chi è a corto di sogni☆
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