Valentina Acava Mmaka, Cercando Lindiwe

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Sonnenbarke
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Valentina Acava Mmaka, Cercando Lindiwe

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Valentina Acava Mmaka, Cercando Lindiwe, Kabiliana Press, 2014. 150 pagine.
Non esiste identità se non c’è memoria.
Valentina Acava Mmaka è una prolifica scrittrice italo-sudafricana, nonché giornalista e attivista per i diritti umani, che ha già pubblicato diversi libri per varie case editrici. Questo Cercando Lindiwe era uscito nel 2007 per la bellissima Epoché, casa editrice di gran pregio che purtroppo non esiste più. Ora Mmaka ripubblica questo libro per Kabiliana Press, e se siete interessati potete trovarlo su Amazon.

Il romanzo, molto breve, è la storia di Lindiwe, donna sudafricana nera che è stata costretta a lasciare la sua madrepatria dopo il massacro di Sharpeville, il 21 marzo 1960, nel quale furono uccise decine di manifestanti pacifici che si erano mobilitati contro la pratica del pass, il lasciapassare per i neri perché potessero uscire dai loro ghetti. Lindiwe torna in Sudafrica dopo 33 anni di esilio, alla fine dell’apartheid. Ma ora non è più Lindiwe, adesso si chiama Ruth, perché nel paese in cui è andata a vivere il suo nome veniva considerato troppo difficile e l’hanno convinta a cambiarlo. Ma chi è Ruth, chi è Lindiwe? La protagonista è ormai sdoppiata e non riesce più a trovare la vera se stessa, per questo va in cerca di se stessa, di Lindiwe. Per fare ciò Lindiwe/Ruth recupera la memoria, perché come dice Achmatova (che Mmaka cita), bisogna uccidere fino in fondo la memoria per poter tornare a vivere. Perciò Lindiwe/Ruth ricorda insieme al lettore i terribili fatti avvenuti durante il regime dell’apartheid: il massacro di Sharpeville, la segregazione razziale, le uccisioni, le discriminazioni. E lo fa con un linguaggio che oscilla fra la prosa poetica, la poesia e il teatro. Un linguaggio comunque altamente poetico, poco prosastico, poco vicino al romanzo tradizionale.

Il libro si legge in un soffio, ed è bello, anche se conoscere già la storia del Sudafrica aiuta molto. Peccato solo che non abbia conosciuto un editing impeccabile, che l’avrebbe potuto valorizzare molto.

* Il sito dell’autrice.
* Il libro sul sito di Kabiliana Press, dove è possibile leggere un brevissimo estratto, un’intervista e vedere il bel booktrailer.
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