Una ragazza israeliana cresciuta in Francia torna nel suo paese d'origine e decide d'impegnarsi per Israele facendo il servizio militare, non sa che verrà reclutata dal Mossad e la sua vita diventerà completamente diversa da quella di una persona normale. La storia raccontata è una storia vera e fa venire i brividi per tutto il dolore, i morti, le tragedie che racconta, anche perché gli agenti di cui racconta sono molto diversi da James Bond, gli viene insegnato a subire pestaggi e torture senza parlare nella speranza che chi li ha catturati li rilasci vivi. Nima Zamar si renderà conto di aver perso moltissimo: la vita privata, la salute, l'istinto di sopravvivenza e lotterà per riuscire a conquistarsi una vita normale.
Mi è piaciuto, non ho idea se quello che racconta sia la verità, ma sono cose troppo allucinanti per inventarle, credo. All'ultimo c'è anche una ricostruzione dei fatti dell'11 settembre che mi ha lasciata così

-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^