C. McCullers, La ballata del caffé triste

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francesina
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C. McCullers, La ballata del caffé triste

Messaggio da francesina »

Sono venuta a conoscenza di questo libro grazie alla recente pubblicazione della Sellerio Curarsi con i libri: difficilmente senza questa indicazione avrei scovato e prestato attenzione a questa raccolta di racconti datati 1951 (ma, leggo ora, recentemente ripubblicata da Einaudi).
Si tratta di un racconto lungo –La ballata del caffè triste del titolo- oltre ad una serie di racconti brevi: tutti mi hanno colpito per il loro stile asciutto, quasi tagliente. La McCullers sembra non tenere affatto all’immedesimazione del lettore ed a suscitare la simpatia nei confronti dei suoi personaggi. La realtà è così – difficile e talvolta spiazzante- e come tale viene riportata, senza alcuna mediazione o tentativo di spiegazione. Scissa tra lo stupore e la tristezza per l’atmosfera di desolazione e povertà ricreata (mi riferisco al primo testo, il più significativo tra tutti), ho apprezzato questa lettura ma ammetto di avere subito anche il fascino della traduzione “datata” (la copia presa in prestito nella biblioteca comunale era proprio la prima edizione italiana).
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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