Natalia Ginzburg, Caro Michele

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Sonnenbarke
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Natalia Ginzburg, Caro Michele

Messaggio da Sonnenbarke »

È il primo libro che leggo della Ginzburg, è ovviamente scritto molto bene ma non mi ha convinto fino in fondo. Cioè, ne riconosco il valore artistico, ma semplicemente non mi è piaciuto.
È un romanzo epistolare per lo più, dove ci sono vari personaggi che scrivono a Michele, e alcune lettere di Michele stesso. Si compone così quello che è un vero e proprio lessico famigliare, con un'ottima alternanza di stili fra le varie persone.
Lode sempre alla Ginzburg, ma non è il mio stile.

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francesina
Olandese Volante
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Re: Natalia Ginzburg, Caro Michele

Messaggio da francesina »

Io invece ho apprezzato questa lettura, malgrado tendenzialmente eviti i romanzi epistolari.
A me la Ginzburg piace molto e molto mi è piaciuta questa corrispondenza tra Michele, i suoi familiari, un suo amico e una sua "fiamma", una ragazza senza arte né parte utile al lettore per avere uno sguardo da "esterno" sulla madre e sulle sorelle di Michele.
Lo scambio di lettere è infatti dovuto all'improvvisa partenza del protagonista per l'Inghilterra e consiste per lo più in quelle che sua madre e sua sorella Angelica gli scrivono, informandolo di quanto avviene nel frattempo nelle loro vite, a Roma.
Il tono generale del libro è amaro e una tristezza di fondo pervade il romanzo, sino all'epilogo. Tutti i personaggi appaiono infatti, ciascuno per le proprie personali ragioni, inquieti e insoddisfatti e nessuno sembra trarre - pur stando insieme - sollievo o gioia dalla compagnia degli altri.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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