La seconda edizione di questo libro di Corinne McKay, autrice del blog Thoughts on Translation, è molto utile per chi voglia cominciare a lavorare come traduttore freelance. Più utile ancora per chi viva negli Stati Uniti, dato che sono moltissimi i riferimenti alla realtà di questo paese, ma è comunque una buona lettura per tutti gli aspiranti traduttori freelance. Poco utile invece per chi ha già un’attività avviata.
Il libro si divide in 10 parti, in cui l’autrice esplora i vari aspetti di una carriera come traduttore freelance: dalle basi (chi è e cosa fa un traduttore freelance) agli aspetti più interessanti come avviare l’attività, forme giuridiche, tasse (e in questi casi il lettore americano troverà molto più interesse rispetto a quello europeo), strumenti CAT, farsi un ufficio in casa e via dicendo.
Ci sono anche, nel corso del testo, delle belle sezioni di link molto utili, per esempio alla libreria online InTrans Books, specializzata in testi per traduttori e interpreti, o al programma AnyCount, per contare le parole di documenti in pdf, ppt, ecc. (software a pagamento).
In sostanza quello che McKay dice è che bisogna pensarci molto bene prima di decidere di intraprendere l’attività di traduttore freelance, e possibilmente avere già un buon conto in banca che permetta di sopravvivere agli alti e bassi dei primi mesi/del primo anno. Suggerimento che non posso che sottoscrivere, per esperienza diretta.
L’autrice spiega i vari tipi di lavori che un traduttore freelance può trovarsi a dover fare, dalla traduzione vera e propria all’editing al post-editing. Elenca poi le diverse associazioni per traduttori professionisti, soprattutto su suolo americano (in Italia ricordiamo che l’associazione di settore per i traduttori tecnici e gli interpreti è l’AITI). Una lunga sezione è giustamente dedicata al modo in cui lanciare la propria attività: McKay spiega in dettaglio come scrivere un CV orientato alla traduzione, come scrivere una lettera d’accompagnamento, come trovare i primi clienti, come fissare le tariffe. Importante anche la sezione sul marketing, cioè come “vendere” se stessi e i propri servizi alle agenzie di traduzione e ai clienti diretti. Una sezione a parte è dedicata all’uso dei social media, con vari consigli su come utilizzarli al meglio. Infine arriva la parte sulla tecnologia e la terminologia: come ricercare termini, come e dove procurarsi dizionari e glossari, i vari strumenti CAT, ecc.
Insomma, un libro che mi sento di consigliare a coloro che vogliano aprire un’attività in questo settore, con l’avvertimento che si dovrà poi leggere qualcos’altro per quanto riguarda le sezioni sulle tasse, l’assicurazione sanitaria e altri argomenti di questo genere.
Recensione da qui: http://marinataffetani.com/2014/07/18/c ... ranslator/
Corinne McKay, How to Succeed as a Freelance Translator
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