Il libro è ambientato in Costarica, ma credo che si potrebbe dire essere ambientato ovunque, visto che del Costarica si parla ben poco. Isabel si trasferisce qui da Barcellona con la madre, una stereotipata pseudoartista che lascia il marito per motivi non ben chiari, ma che comunque non sono molto utili ai fini del racconto.
Isabel ha 16 anni ma parla e ragiona come se ne avesse 40. La sua vita in mezzo a personaggi strambi, tanto da perdere anche il filo del racconto, è narrata in prima persona. L'uso di una terminologia ricercata è, per quanto mi riguarda, superfluo e fastidioso ("gocce grosse come sfere di zucchero gassoso"? "la testa stava per scoppiarmi come un'autocisterna che prende fuoco"? Bah.). La storia dovrebbe essere un viaggio interiore di Isabel che si affaccia sul mondo adolescenziale. E' però un racconto strampalato: la conoscenza con Dylan, il bel tenebroso, la porta alla scoperta della giungla al fine di fermare la terribile trivellazione del mare alla ricerca del petrolio. Qui incontra personaggi assurdi, tra il fantasy e lo splatter: funghi di spugna, alberi/indio, rupi parlanti e farfalle. Personaggio clou il pipistrello che l'accompagna, Noctilio,
La copertina, però, è davvero molto bella.Here be spoilersbanalissima reinterpretazione dell'accoppiata uomo/vampiro, visto che il pipistrello altri non è che Dylan, che veniva a scuola solo nei giorni di piogga (vedi Twilight per approfondimenti). La trivellazione del mare non è altro che una notiziola buttata lì nel libro, assolutamente ininfluente, risolta in 10 righe con la peggiore delle splatterate. Per poi scoprire che era tutto un sogno, anzi no, era tutto che sono morta e non lo sapevo. Ma tanto anche Dylan è nel regno delle tenebre, allora viviamo tutti felici e contenti.
Ho letto che dovrebbe essere un racconto introspettivo sull'adolescenza e sul rapporto/sogno realtà, il confine tra di essi, la parte della verità. A me è sembrato molto banale e i richiami ad altri libri sono stati spesso presenti.