H. Murakami, L'arte di correre

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francesina
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H. Murakami, L'arte di correre

Messaggio da francesina »

Senza ragioni fondate, ma esclusivamente respirando l’atmosfera dei suoi romanzi e interpretando il suo stile di scrittura ho sempre pensato a Murakami come ad un solitario, un rigoroso, un misurato. Uno scrittore-impiegato (nell’accezione positiva del termine) che segue una routine quotidiana ben precisa, niente follie creative o ritmi sregolati.
La lettura di questo testo me ne ha dato conferma: seppur nel suo tono discreto e riservato, Murakami parla della sua attività di corridore e maratoneta e di come questa sia strettamente correlata alla sua professione di scrittore.
Murakami infatti inizia a correre nel 1981, nel momento in cui decide di abbandonare la direzione del suo jazz bar divenendo scrittore a tempo pieno. Non riporta qui tecnicismi approfonditi sui suoi allenamenti o sulla corsa come sport, ma si incentra sul suo personale rapporto con questa disciplina che-nella modalità in cui lui sceglie di viverla- ha tanti aspetti in comune con la scrittura.
Murakami è un corridore di resistenza, non di velocità: con la stessa serietà metodica e pazienza macina km e ore alla scrivania. La forza psicologica cui attinge per non avere cali di produttività e blocchi creativi è la stessa che gli consente di superare i dolori dell’attività fisica, arrivando a correre maratone decisamente impegnative, come l’ultramaratona di 100 km che si tiene ogni anno in Giappone.
Un bel libro, che ispirerà i runners e farà piacere ai fan di Murakami.

H. Murakami, L’arte di correre
Einaudi
146 pagg.
€ 9,35
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

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ciucchino
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Re: H. Murakami, L'arte di correre

Messaggio da ciucchino »

E' un libro che ho amato molto perché adoro Murakami e mi piace correre. Da quando l'ho letto, quando sto correndo e sento che non c'è la faccio più, mi ripeto come un mantra la sua frase "almeno non ho camminato".
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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francesina
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Re: H. Murakami, L'arte di correre

Messaggio da francesina »

In un certo senso ispira anche me nella corsa (non sulla frase che hai riportato tu perché per il momento seguo ancora il metodo Galloway per cui cammino eccome :P -anche s enon è certo il camminare che intende lui ) ma più che altro per il concentrarmi su altre parti del corpo quando la fatica in alcuni punti diventa quasi dolore.

La cosa positiva della lettura di questo testo, poi, è stata che mi ha fato venire voglia di riavvicinarmi ai suoi romanzi dopo una separazione che temevo definitiva: e invece sto leggendo - e con grande piacere- la sua ultima opera!
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