Il protagonista è diverso, ma ritroviamo i personaggi principali della Filibusta: Lorencillo, De Grammont, Exquemelin, il negro Bamba, le vicende narrate sono quelle della conquista di Veracruz. La narrazione è romanzata, ma si avverte il solidissimo impianto di ricostruzione storica in cui vengono inseriti personaggi realmente esistiti e quelli di fantasia, un ritratto corale dei pirati che cattura e mantiene il suo fascino nonostante le atrocità narrate siano molto realistiche e poco romantiche, a partire dal trattamento riservato agli ostaggi fino all'onnipresente fetore che regna sulle navi. Forse manca un po' il colpo di scena che ci si aspetta rispetto al personaggio di Gabriela che in effetti è diverso da quello che sembra, ma non riserva la sorpresa che si attende per tutto il libro (io mi aspettavo una identità segreta svelata) ed il personaggio di Macary è un po' debole rispetto al suo predecessore, ma in fondo sono peccati veniali per un libro scorrevole e interessante, non è Evangelisti al suo meglio, ma è comunque al di sopra di molti romanzi del genere
