Il libro è molto bello, mi ha ricordato le immagini iniziali del film "Underground" ed in generale l'opera di Kusturica (che adoro), questi balcani pervasi di magia e di storie oniriche eppure amare, lo stile è davvero maturo per una autrice alla sua prima opera, riesce a parlare dell'impatto della guerra e della separazione dell'ex Jugoslavia dal punto di vista emotivo del nonno e di Natalia, senza sviscerare i perché ed i percome, eppure trasmettendo quel dolore e quella tristezza nel vedere la propria patria dilaniata, nel dover imparare a dire "loro" e "noi".
Nota sul titolo in italiano: il titolo inglese è "Tiger's wife", l'edizione italiana ha preferito il termine amante a quello di moglie, non si capisce il motivo, ma se questa è la scelta, perché in tutto il libro il personaggio viene definito "la moglie della tigre"? se la scelta è il termine amante sarebbe stato logico che venisse ripreso anche nel testo
