Siamo nella New York del primo dopo guerra, rifugio di molti ebrei europei scampati o sopravvissuti all'Olocausto.
Il protagonista, giornalista e scrittore polacco, riceve la visita di un vecchio amico di Varsavia, di cui aveva perso le tracce, che lo trascina in una girandola di situazioni, triangoli amorosi, segreti scabrosi che pian piano emergono alla luce, il tutto nella cornice della comunità ebrea della città e più in generale della cultura e della visione della vita ebrea.
Che si tratti del romanzo di un autore di grandi qualità è indubbio, anche se nell'insieme non mi è piaciuto molto. Le vicende un po' grottesche, alcuni schemi un po' ripetuti nel corso del romanzo, la poca simpatia che riescono a trasmettere i personaggi, il tutto ha contribuito a non farmi entrare in sintonia con l'opera.
Devo dire che molti passaggi (citazioni di cibi, feste, usi, personaggi) sono proprio da 'addetti ai lavori', in questo caso a mio avviso comprensibili solo a chi è ebreo o ha una conoscenza approfondita della loro cultura.
Isaac B. Singer - Anime Perdute
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- Milonga
- Corsaro Nero
- Messaggi: 1033
- Iscritto il: ven dic 03, 2004 2:28 pm
- Località: Milano
- Contatta:
Isaac B. Singer - Anime Perdute
Su BC.com mi trovi come VerdeMilonga
la mia lista dei desideri
"Viviamo in un mondo di ombre, e la fantasia è un bene raro" (Carlos Ruiz Zafón)
"è impossibile passare attraverso la vita senza dover niente a nessuno" (Isabel Allende)
la mia lista dei desideri
"Viviamo in un mondo di ombre, e la fantasia è un bene raro" (Carlos Ruiz Zafón)
"è impossibile passare attraverso la vita senza dover niente a nessuno" (Isabel Allende)