Mi erano piaciuti così tanto Stoner e Butcher’s crossing da buttarmi a capofitto in questa lettura piena di aspettative e certissima che avrei adorato ogni singola pagina di questo romanzo.
Così non è stato. Chi già conosce l’autore avverte da subito una certa immaturità del testo (è la sua opera prima, anche se è l’ultima ad essere stata pubblicata da Fazi) e l’atmosfera del testo così come il protagonista risentono tanto, troppo di altre opere letterarie del periodo. Leggendo il testo non potevo non pensare senza nostalgia alle atmosfere di John Fante e alla forza di un personaggio come Bandini, complesso ma comunque affascinante, mentre non sono riuscita ad entrare in sintonia con Arthur, il giovane protagonista di questo libro. Il lettore lo segue per un’intera giornata, che è il breve lasso di tempo in cui si svolge il romanzo, vedendolo muoversi tra l’inedia, la collera, la paura, l’alienamento da se stesso. Ho letto recensioni che lodavano nel testo i sottili rimandi alla pittura impressionista per la resa delle scene di ballo e a Proust per le nostalgiche rievocazioni della figura materna, ma ammetto con sincerità di non essere riuscita a coglierle nel corso della lettura.
John Williams: Nulla, solo la notte
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- francesina
- Olandese Volante
- Messaggi: 2461
- Iscritto il: gio apr 05, 2007 2:19 pm
- Località: Padova
John Williams: Nulla, solo la notte
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii