Un libro esile come tutti quelli di Erri, ma incredibilmente denso. Di solito leggo sui mezzi pubblici, ma la lettura dei suoi libri è sempre troppo impegnativa per poterla affrontare tra i rumori del traffico e delle altre persone. Mi occorre tempo e silenzio per ripetermi il suono delle sue frasi, asciutte eppure poetiche ed evocative. Mi sorprende sempre l'estrema sensibilità di Erri e mi ha commosso anche qui il suo rievocare la figura materna, con una dichiarazione di amore assoluto qui venata di una malinconia dolcissima. L'intero libro è infatti un dialogo con se stesso e la narrazione di una parte della sua vita (ma anche di quella di tutta la sua famiglia e della sua città, Napoli) partendo dall'osservazione di una vecchia foto.
I miei libri preferiti di De Luca sono e restano Tre cavalli e Tu, mio, ma anche questa è una bellissima lettura.
Erri De Luca, Non ora non qui
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Erri De Luca, Non ora non qui
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
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