La scrittura elegante ed avvolgente di Mc Ewan narra qui di Fiona, giudice dell’alta corte britannica, alle prese con il caso di un ragazzo – l’Adam Henry del titolo- che rifiuta una trasfusione per coerenza con i dettami del suo credo religioso (è testimone di Geova) . Parallelamente alla vicenda giudiziaria e al viaggio che McEwan fa magistralmente compiere al lettore nelle aule dei tribunali londinesi, grande attenzione è dedicata alla vita privata di Fiona. Ho letto recensioni negative a questo libro che criticavano la scelta dell’autore di avere tolto spazio ad eventuali approfondimenti sulla questione etico-religiosa per dedicarne alla crisi coniugale della protagonista. Io non sono d’accordo: l’apertura sulle vicende personali di Fiona è servita per dare maggiore spessore al personaggio, a presentarlo nel suo lato di donna affermata nel lavoro ma anche combattuta e fragile su quello strettamente privato. Conoscerla nella sua complessità, inoltre, permette al lettore di capire come Fiona arriva a prendere la propria decisione circa il destino del giovane Adam Henry.
La ballata di Adam Henry è un romanzo bellissimo: leggetelo!Here be spoilersMi è forse mancata la sensazione di inquietudine, quell’atmosfera di suspense che Mc Ewan spesso crea per turbare i lettori all’inizio dei suoi romanzi, ma chi leggerà il testo sino alla fine non sarà deluso dalla tragica intuizione di Fiona durante la sua esibizione al piano.
Ian McEwan, La ballata di Adam Henry
(titolo originale The children act)
Einaudi 2014, pagg. 208 €20,00