ll titolo svela, senza troppi giri di parole, che stiamo parlando di un sequel di "Orgoglio e pregiudizio" con tanto di mistero. Inizialmente il libro non è male: ritroviamo Elizabeth e Darcy qualche anno dopo il matrimonio alle prese con la preparazione di un ballo a Pemberley che viene però guastata dall'arrivo di Lydia, la sorella scapestrata, che reca con sè la notizia di un assassinio nel bosco di Pemberley.
Da qui, parte la serie di vicissitudini che porteranno i Darcy, i Bingley ed i Wickham al centro della storia nel tentativo di comprendere chi è il colpevole dell'omicidio.
Non che pretendessi lo stile e la capacità di Jane Austen, ma mi è capitato di leggere sequel molto più interessanti di questo, tanto che ad un certo punto ero quasi tentata di mollarlo. L'ho letto solo per la curiosità di sapere se ci sarebbe stato almeno un guizzo sul finale, ma sono rimasta delusa anche in questo senso.
I personaggi sono appesantiti dalle descrizioni della scrittrice: nulla è rimasto della sarcastica ed intelligente Elizabeth, che sembra solo una donna appesantita nel ruolo di padrona di casa. Darcy segue a ruota come vecchio possidente terriero, triste e quasi lugubre nei propri pensieri. Lydia, che per certi versi dovrebbe avere un ruolo importante, in quanto moglie del principale indiziato, viene quasi dimenticata, spostata da una carrozza all'altra senza interazione alcuna con gli altri personaggi se non brevemente con la sorella Jane. Quest'ultima ed il marito vengono dipinti come due scemetti dal cuore buono che non sanno dire di no a nessuno, quasi un po' mentecatti, e nemmeno la breve apparizione di Mr. Bennett porta un po' di calore in questa storia. Troppa importanza viene data a personaggi che nel romanzo originale erano solo collaterali (Georgiana e il colonnello Fitzwilliam), per non parlare della servitù, che sembra avere il ruolo centrale del romanzo e della quale vengon forniti una sfilza di nomi che allontanano il lettore dalla curiosità di un sequel poichè sono personaggi del tutto nuovi e per giunta poco interessanti.
Un vero flop, direi.
Morte a Pemberley, P. D. James
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