200 anni dopo incontriamo Carrie Anne, una ragazza di 13 anni dallo sguardo triste e senza voglia di vivere. Si scopre in ben poche righe che Carrie Anne sta fuggendo con la madre ed il padre perchè, in seguito agli abusi perpetrati dal padre e ignorati dalla madre, si rifugia nell'autolesionismo che, secondo il padre, porterebbe alla luce gli abusi che Carrie Anne subisce.
La casa che il padre acquista si trova a ridosso di un cimitero abbandonato, che diventa subito attrattiva per Carrie Anne la quale ci metterà ben poco a comprendere che il cimitero non è disabitato.
Da qui in poi la storia è molto macabra, pulp sotto certi punti di vista e fantasiosa. Da qui ovviamente il paragone con Tim Burton.
Ho trovato molto profondo il legame tra gli abusi subiti dai due ragazzi e l'istintiva attrazione per la morte, mi ha fatto riflettere su come ovviamente abusi fisici e psicologici lavorino sulla mente di bambini ed adolescenti, esponendoli a situazioni di pericolo per sfuggire a quell'abominio che è la violenza.
Fino ad ora non è stato tradotto in italiano.Here be spoilersPersonalmente ho provato anche un'immenso senso di giustizia nella morte spaventosa che il ragazzo infligge ai due genitori, entrambi colpevoli e per i quali non ho provato alcuna pietà.