Un Paese africano qualunque, un qualunque anno a cavallo tra i '70 e gli '80, un qualunque povero villaggio. Niente è definito, in questo libro, perchè niente di tutto questo ha davvero importanza: le situazioni si confondono così bene, nei Paesi africani tra i '70 e gli '80 che non ha senso nominarne uno.
L'unica cosa certa sono le identità delle persone e il dramma che intorno a loro si consuma. Da un punto di vista insolito (un bambino un po' ingenuo che non sempre capisce cosa gli sta succedendo intorno) veniamo calati nell'Orrore della Guerra e della Guerriglia, pur mantenendo il distacco incantato e leggermente ironico del narratore.
Un bellissimo romanzo. Iscrivetevi al ray
