La realizzazione dell’american dream nel settore dell’alta cucina, ambientata tra un paesino delle Alpi francesi e Parigi, passando per Londra e Bombay.
Il giovane Hassan è nato e in parte cresciuto in India, tra i profumi delle pietanze preparate nel ristorante gestito dai nonni e l’allegro caos della sua numerosa famiglia. Una perdita dolorosa, il distacco da Bombay, l’adolescenza trascorsa a Londra e un successivo girovagare per l’Europa segnano la sua vita. Così come la segna la spietata concorrenza con l’altera madame Mallory, proprietaria del ristorante di lusso proprio di fronte al chiassoso locale di suo padre, dove Hassan si improvvisa cuoco rivelando però un vero e proprio talento naturale per la cucina.
La gavetta prima in provincia e poi nella Capitale, l’apertura di un proprio locale e le relative difficoltà nella gestione: avanzando nella lettura si segue con piacere l’intero percorso di Hassan, deliziati dalle numerose portate della cultura gastronomica indiana da cui lo chef proviene e di quella francese della quale diventa un vero e proprio conoscitore.
Un romanzo gradevole e senza pretese, più commedia bollywoodiana nella prima parte (dove ampio spazio è data alla famiglia di Hassan) e più pacata ed “europea” nella seconda, quando – con qualche vena di malinconia- l’attenzione è tutta dedicata al protagonista, ai suoi pensieri e ai suoi dubbi.
R. C. Morais, Madame Mallory e il piccolo chef indiano
Ora disponibile come Amore, cucina e curry
Neri Pozza, p.283 € 12,75
R.C. Morais, Madame Mallory e il piccolo chef indiano
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- francesina
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R.C. Morais, Madame Mallory e il piccolo chef indiano
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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Re: R.C. Morais, Madame Mallory e il piccolo chef indiano
A me è sembrato un libro abbastanza superficiale e le parti migliori, sono secondo me, quelle della farsa in stile bollywood (e ho detto tutto, credo).
Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
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