D. Meyler, Lo strano caso dell'apprendista libraia

[francesina]

Non che mi aspettassi granché… un po’ perché ultimamente il catalogo della Garzanti è decisamente lontano dai miei gusti, un po’ per la trama in sé che già suggeriva qualcosa di “leggero” e poi perché ho imparato che i libri che parlano di libri, biblioteche e librerie sono spesso uno specchietto per le allodole di bassa qualità. Sorvolo poi sul titolo, scelto a caso sfruttando la moda dei titoli incentrati su “strani casi etc”. Non c’è nessun caso strano qui, ma tutta una serie di azioni-cliché compiute da personaggi stereotipati e narrate in maniera superficiale.
L’apprendista libraia è Esme, ventitrenne inglese da poco trapiantata a New York per frequentare un dottorato alla Columbia University. La libreria è “La civetta”, piccola e caotico negozio di testi di seconda mano di cui Esme è cliente abituale e per la quale inizia a lavorare nel momento in cui scopre di essere incinta e di avere quindi bisogno di una fonte di guadagno per affrontare le spese della maternità. Non rischio spoiler perché la quarta di copertina già racconta tutto questo, come anche che il libro sarebbe incentrato sull’apprendistato di Esme nella libreria, dove apprende ad interpretare i gusti dei lettori e il giusto libro per loro. Io non ho trovato nulla di tutto ciò. La realtà è che la libreria è poco più che una scenografia per le divagazioni mentali di Esme che per 360 pagine si tormenta dietro al fidanzato ricchissimo, bellissimo e inaffidabilissimo che –ma va? - non vuole saperne del bambino. Vi consiglio di passare oltre!

D, Meyler, Lo strano caso dell’apprendista libraia
Garzanti (titolo originale: The bookstore)
360 pagg. € 14,90