Smith & Wesson - Alessandro Baricco

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lunabluxxx
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Smith & Wesson - Alessandro Baricco

Messaggio da lunabluxxx »

Si tratta di un testo teatrale in due atti, ambientato ai primi del Novecento alle cascate del Niagara, in cui tre personaggi tentano di dare una svolta alla loro vita: Smith, inventore e meteorologo, è arrivato lì per stilare tabelle climatiche e si rivolge ad un pescatore, Wesson, che raccoglie i corpi dei suicidi nel fiume. In due fanno il nome di una pistola. Poi arriva Rachel, una giovane giornalista in cerca della collaborazione dei due per realizzare uno scoop: gettarsi nelle cascate e uscirne viva.

Mi ha fatto piacere ritrovare un po' il Baricco di Novecento, che tanto mi aveva incantato, in questo testo teatrale: mi sono piaciuti i dialoghi vivaci, serrati e a tratti un po' surreali tra i tre protagonisti Smith, Wesson e Rachel, così come il tono da impresa epica stemperato dall'ironia di protagonisti ai margini della società che non rinunciano ai loro sogni e alle loro stranezze, anzi ne vanno orgogliosi :)
Anche il finale è delicato e ben scritto, ma ha la pecca di arrivare troppo presto secondo me: non si fa in tempo a conoscere i personaggi e ad affezionarsi a loro, per cui la sensazione finale che ne ho avuto è di una storia ben condotta, con un ritmo apprezzabile e idee valide (su tutte il metereologo che ricostruisce il clima del passato partendo dai ricordi delle persone), che finisce per rimanere però sempre in superficie.
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te...
(N. Hikmet)

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