Come un respiro interrotto è il modo di cantare di Soledad, la complessa figura femminile al centro di questo originale romanzo di Fabio Stassi, autore romano contemporaneo di cui mai avevo letto nulla sinora. Come un respiro interrotto è però anche la tecnica narrativa adottata da Stassi, che inizia una narrazione, la interrompe per dare spazio ad un altro personaggio e la riprende poi da un altro punto di vista sino, pian piano, a restituire al lettore un quadro della Roma (ma anche della Sicilia) degli anni della protesta studentesca filtrata attraverso gli occhi di Soledad, della sua famiglia e delle figure maschili che, vittime del suo fascino ambiguo, le ruotano attorno.
Un romanzo che ho trovato molto scorrevole in alcuni punti e decisamente lento in altri, ma indubbiamente ben scritto, con un’accurata scelta del lessico e una bellissima analisi dei personaggi.
Fabio Stassi, Come un respiro interrotto
Sellerio, 316 pagg.
€ 16,00
Fabio Stassi, Come un respiro interrotto
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Fabio Stassi, Come un respiro interrotto
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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