Questo racconto mi ha molto colpita perchè parla di una realtà che mi era del tutto sconosciuta! In Corea negli anni '30 i riti sciamanici sono ancora molto praticati, la sciamana protagonista del libro ha un figlio Yongsul, che torna a casa dopo 10 anni , convertito al Cristianesimo e convinto di dover liberare la madre e la sorella dalle false credenze che praticano. Lo scontro sarà sia generazionale che di fede, mi è sembrato che l'autore cerchi di restare abbastanza neutro, racconta il bene che ha compiuto la sciamana ed anche suo figlio quando la vede compiere il rito di purificazione dallo spirito del morto si chiede se non sia una pratica equivalente a quella dei preti che scacciano il demonio, credo che la "colpa" di Ulhwa sia quella di lasciarsi possedere dagli spiriti anche al di fuori dei riti, tanto da essere costantemente preda di eccessi. In fin dei conti quello che rende tragica la storia è che madre e figlio credono entrambi di essere nel giusto e vogliono a tutti i costi costringere l'altro a cambiare idea, mentre se sapessero accettare le reciproche opinioni e differenze potrebbero vivere felicemente.
Mi è particolarmente piaciuta la descrizione del rapporto che s'instaura tra la sciamana e la sua mentore che la adotta come una figlia al fine di trasmetterle conoscenze e poteri e ne riceve una dedizione totale. Interessante anche il ruolo della sciamana, da una parte non è accettata dalla società e vive ai margini, dall'altra svolge una funzione importante e si rivolgono a lei sia i poveri che i ricchi ed istruiti.
La sciamana di Chatsil - Kim Tong-ni
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La sciamana di Chatsil - Kim Tong-ni
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
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