Strade blu - William Least Heat-Moon

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Strade blu è stato pubblicato da Einaudi nel 1983 e rappresenta l'esordio letterario di William Least Heat-Moon. È un autore americano che scrive libri di viaggio; ha pubblicato successivamente Prateria e Nikawa che con Strade blu dovrebbero formare una sorta di trilogia. Racconta il tipo di viaggio che guardo come al viaggio ideale. Quello di William Least Heat-Moon non è solo un viaggio on the road, è un viaggio fra le persone oltre che fra i luoghi. Non conta tanto la quantità di miglia che si macinano, ma la quantità di storie che si riesce a far proprie e di Storia che si riesce a carpire dai piccoli borghi che costeggiano le Strade blu americane. Le strade blu dell'autore sono quelle secondarie, chiamate così perchè sulle vecchie cartine erano segnate in blu e che ci fanno scoprire l'America rurale, quella forse più interessante. È il 1978 e Least Heat-Moon parte per lasciarsi alle spalle i problemi con la moglie da cui è separato e la delusione per il licenziamento. Suo unico compagno di viaggio sarà il suo furgoncino Ford battezzato Ghost Dancing. Inizia così un viaggio molto intimo che lo porta ad esplorare se stesso (come i viaggi che si rispettino), la storia americana a partire dalla sua fondazione e il modo in cui l'America di periferia sta cambiando (o non sta cambiando, come a Selma); le attività tradizionali lasciano il posto agli USA alienanti dei fast-food e dei grandi magazzini. Alcuni villaggi sono diventati città fantasma, altri sono isole nel deserto del West. Colture e pesca cedono il passo a industrie e turismo. William Least Heat-Moon ci racconta le loro storie con una scrittura leggera ma molto generosa in uno stile divertente, autoironico ma anche profondo e mai banale. È un libro che mi è piaciuto molto leggere accompagnato dalle foto fatte alle persone che ha incontrato e da citazioni di Alce Nero e Whitman che, oltre alle strade blu, fanno da guida allo scrittore nel suo percorso.