Il flauto rovescio (controstoria della letteretura italiana)

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lisolachenonce
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Il flauto rovescio (controstoria della letteretura italiana)

Messaggio da lisolachenonce »

Il flauto rovescio (controstoria della letteretura italiana)
di Marco Cimmino
745 pagine
Bietti edizioni, 2014

Cimmino è molto interessante, documenta le sue affermazioni e smaschera parecchi autori di antologie a cui si devono divulgazioni di notizie incomplete o false. Alcune sue critiche feroci ad autori forzosamente inclusi nello studio della letteratura nei programmi scolastici è fantastico e imperdibile. Alcune favolose recensioni di autori poco conosciuti o considerati (molto) minori è altrettanto interessante e vale da sola la pena di leggere il pesante tomo (e come scrive giramenti, rischiare di rimeterci il setto nasale).
In alcune parti, si fa prendere da simpatie o/o antipatie personali, relative ad autori, al giudizio critico di cui godono/sono vittime, al periodo storico. In altri casi vengono giudicate le vicende personali dell'autore contestulmente (o più) dell'opera letteraria, sia che quest'ultima ne sia influenzata o meno.
Quello che mi è piaciuto meno, a questo proposito, dato che umani siamo tutti e mettere il proprio carattere nell'opera per me è quasi un valore e non un demerito, fatto salvo il mio diritto di valutarlo come tale, è l'incoerenza di alcuni parametri di valutazione tra un capitolo e l'altro.
Volendo poi far proprio le bucce a questo libro, eccessivo spazio è dato al romanticismo, di cui viene peraltro dato un giudizio fortemente negativo, con trattazione sistematica di tutti i minori e minorissimi, e mi viene da pensare (male) che si tratti di un cavallo di battaglia dell'autore, che non ha saputo limitarsi su questo capitolo in un'opera che, essendo generale, ne risulta deformata.
Abbastanza controversi i capitoli legati al periodo 1930-60, dove pesno giudizi a volte pesantemente condizionati da valutazioni politiche, non sempre univoche.
A favore di quest'opera, decisamente, una prosa colta e altresì scorrevole, arguta e capace di guizzi di sintesi ed espressività non comuni.
Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
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