Purtroppo, nonostante siano passati molti anni, il ricordo del cartone animato è ancora molto vivido, quindi la trama non è stata una grande sorpresa ma soprattutto non sono riuscita ad immaginarmi i personaggi come persone in carne ed ossa, e addirittura mentre leggevo i dialoghi mi sembrava di sentire ancora le voci dei doppiatori.
Da adulta è stata una lettura faticosa, le rêverie di Anna sono un pochettino pedanti e anche il suo continuo blaterare.
Ho trovato irritante il suo non essere mai contenta di nulla e poco realistico il fatto che lei all'inizio del libro sostenga di non essere mai andata a scuola, di non aver avuto un'educazione, ma allo stesso tempo di esprimersi usando un linguaggio forbito.
I continui pasticci combinati da Anna a causa della sua distrazione (come per esempio l'ubriacatura di Diana, o il medicinale messo per sbaglio nella torta), che dovrebbero dar luogo a gag esilaranti, dopo un po' mi hanno stufata e non erano più divertenti.
Ricordo però che da piccola il cartone animato lo seguivo con interesse, quindi probabilmente il mancato apprezzamento del libro è, ahimè, proprio una questione di età...
