Di Jojo Moyes, autrice amatissima praticamente ovunque, ho letto solo due libri: questo, che io ho affrontato nell'edizione francese, e il breve Luna di miele a Parigi. Forse non ho saputo scegliere bene tra la sua bibliografia perché mi sono imbattuta in recensioni davvero positive su di lei, anche qui sul forum tra l'altro, eppure l'idea che io mi sono fatta di quanto della sua produzione mi sia capitato tra le mani sinora è "dimenticabile".
Questo romanzo, che se non erro non è stato tradotto in italiano, ruota intorno all'Arcadia Hotel: una dimora art déco situata in una stazione balneare inglese poco frequentata. Il romanzo è ambientato su due epoche differenti: negli anni '50, quando la dimora viene affittata da un gruppo di artisti dallo stile di vita che fa molto chiacchierare l'annoiata e borghese popolazione femminile della cittadina e poi negli anni 2000, quando l'edificio viene affidato alla giovane decoratrice Daisy che dovrà riportare l'edificio al vecchio splendore e ricavarne un hotel di lusso.
Intorno all'Arcadia Hotel ruotano quindi varie figure femminili, tutte diverse tra loro per carattere ed estrazione sociale e il lettore ne segue i percorsi di vita.
Il romanzo si lascia leggere e l'ambientazione anni cinquanta in una località di mare british style ha il suo fascino, ma il peso di 605 pagine l'ho avvertito tutto: decisamente troppe per un romanzo senza grande spessore.
La mia edizione:
Arcadia Hotel
Le livre de poche
606 pagg.
Jojo Moyes, Foreign fruit
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Jojo Moyes, Foreign fruit
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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