G. de Maupassant, Pierre e Jean

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francesina
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G. de Maupassant, Pierre e Jean

Messaggio da francesina »

Avevo già letto questo romanzo alle superiori e come allora non ne ho granché apprezzato la lettura: ammetto in realtà di non amare molto Maupassant in toto, pur senza una ragione specifica perché non trovo le sue opere né noiose né così lontane dal mio stile. Ed in effetti non posso dire che la trama sia poco avvincente né di avere trovato faticoso lo stile: semplicemente non mi ha coinvolto malgrado lo studio della relazione tra i due fratelli che qui l’autore compie non manchi di interesse.
Ambientato nella nebbiosa ed umida Normandia di fine Ottocento, il romanzo ruota intorno alla rivalità tra Pierre, giovane medico impulsivo ed astioso e suo fratello minore Jean, calmo e affettuoso avvocato: da semplice e fisiologica competizione tra fratelli il contrasto tra i due cresce esponenzialmente nel corso del racconto a causa della cospicua rendita ereditata solo da Jean a seguito della morte di un amico di famiglia.
Per come è strutturata la narrazione il lettore affianca per lo più Pierre ed è con lui ed in base al suo punto di vista che man mano osserva con maggiore lucidità il nucleo familiare costituito dai Roland - piccoli borghesi vittime del fascino del denaro e delle convenienze sociali – fino alla conclusione tutto sommato intuibile già dalle prime pagine per il lettore del XXI secolo.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii
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