Zona è un romanzo francese del 2008 di Mathias Enard, pubblicato in Italia da Rizzoli nel 2011.
È un libro molto impegnativo, e anche difficile da recensire (almeno per me!

). È uno di quei libri che sei tentato di abbandonare dopo le prime pagine ma che ti sorprende se decidi di continuarne la lettura. Partiamo dal fatto che il protagonista è intollerabile, uno di quelli con cui non c'è un'empatia possibile. È un agente dei servizi segreti francesi, di origine croata, ex-combattente nazionalista durante la guerra civile jugoslava. Si chiama Francis Servain Mirkovic e si trova su un treno che da Milano lo sta portando a Roma. Durante il viaggio pensa alla sua vita, a cosa lo ha portato al punto in cui si trova in quel momento, su quel treno, e così fa un'analisi dei motivi non solo personali ma anche storici che hanno segnato il suo percorso. Tutto il testo è un lungo flusso di coscienza e la coscienza di Mirkovic diviene quella dell'Europa, in particolare l'Europa del Mediterraneo che è appunto la sua Zona di competenza nei servizi. È un libro che mi ha ricordato un grandissimo libro che ho letto quest'anno ovvero Europe Central di Vollmann, un po' per lo stile ma soprattutto per il modo di raccontare la Storia. È una lettura forte, cruda, non semplice, ma molto interessante e di uno scrittore di spessore.