La comparsa - A. Yehoshua

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Therese
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La comparsa - A. Yehoshua

Messaggio da Therese »

Noga è un'arpista ebrea e vive in Olanda, torna a Gerusalemme per un periodo di tre mesi per aiutare la madre ed il fratello Honi. La prima parte del libro delinea la figura di Noga, donna libera ed indipendente di quarant'anni, e la sua riscoperta di Gerusalemme, la narrazione è scorrevole, ma poco si ritrova della profondità a cui ci ha abituato l'autore. L'entrata in scena di un personaggio del passato di Noga cambia la prospettiva e ci ritroviamo nei temi cari a Yehoshua: il rapporto di coppia, le ferite che il tempo non ha sanato, le complicazioni dei rapporti familiari. Nella terza parte Noga ritorna a casa e si prepara per un concerto molto importante, è la parte che mi è piaciuta di più, ricca di simboli (sogna il padre morto) e di tensioni, il rapporto di Noga con la musica e la sua arpa finalmente si svela, peccato che sul più bello il libro finisca. Non so come sarebbe potuto andare avanti e non dico che il finale sia brutto, anzi, ma mi ha lasciata insoddisfatta, avrei voluto almeno un altro centinaio di pagine!
Sono contenta di non aver saputo nulla delle polemiche legate al libro, in questo modo mi sono fatta una mia idea: più che una critica alle donne che scelgono di non avere figli (Noga non è un personaggio negativo) mi sembra di aver colto un appunto nei confronti degli ebrei laici, brillanti e di talento che lasciano la madre patria e che non lasciano eredi, mentre gli ultraortodossi fanno molti figli e stanno conquistando Gerusalemme, la presenza di persone ironiche e capaci sarebbe un arricchimento anche per le persone di fede e soprattutto mitigherebbe gli estremismi.
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

cinefila integralista

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