La categoria "Romanzo russo" mi ha dato diversi grattacapi: non ultimo il fatto che in biblioteca, interpellati, mi hanno dato un libro BIELOrusso e me ne sono accorta solo a casa... Presa da sconforto ho letto quindi "Delitto e castigo", che tenevo in libreria da un sacco di tempo. L'analisi psicologica del protagonista mi ha colpita, ma il finale e i risvolti della fede salvifica mi hanno fatto storcere il naso perchè ben lontani dal mio modo di vedere le cose.
E comunque: dopo "I Malavolgia" persino Dostoevskij mi è parso "leggero"
