Per prima mi ha sorpreso la copertina, così lontana dalla sobrietà e dall’essenzialità della grafica Einaudi.
Poi, nel corso della lettura, mi sono chiesta cosa avesse spinto la seria Einaudi a pubblicare un testo di un giovane contemporaneo che saprà pure scrivere ma non si è inventato nulla di nuovo e non brilla certo per genialità sintattica.
Leggero ma non stupido, scorrevole ma non superficiale, è comunque un libro piacevole per passare qualche ora in serenità quando si ha voglia di un romanzo per portare la mente altrove senza scendere troppo di qualità.
Numerosi i riferimenti letterari, dalla professione del protagonista alla comparsata di Modiano, e belle alcune riflessioni sui rimpianti, sul vivere accanto all’immagine della versione di noi che avremmo potuto diventare se avessimo preso scelte diverse. Peccato invece per i cliché sul contenuto delle borse delle donne, per alcune scene assolutamente evitabili perché perfettamente inutili (l’aperitivo tra Laurent e sua figlia, per esempio) e –dulcis in fundo- per il finale, anche se capisco che fosse in un certo senso inevitabile.
A. Laurain, La donna dal taccuino rosso
Einaudi 2015
Pagg. 170 € 17,00
La donna dal taccuino rosso, Antoine Laurain
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- francesina
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A. Laurain, La donna dal taccuino rosso
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
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Re: A. Laurain, La donna dal taccuino rosso
Francesina per caso ne farai un ring? Mi piacerebbe molto leggerlo
"A volte la fortuna consiste semplicemente nel trovarsi nel posto giusto al momento giusto, proprio come a volte l'ispirazione è fare la cosa giusta nel modo giusto. Sono due possibilità che ti capitano solo se svuoti il cuore da ambizioni, scopi e progetti e ti abbandoni completamente al momento magico che ti offre il destino." - Shantaram
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La donna dal taccuino rosso, Antoine Laurain
Parigi, tarda sera. Nel breve tragitto tra il taxi ed il portone di casa, Laure viene aggredita e scippata dell'adorata borsa color malva che contiene, oltre a documenti, soldi e cellulare, alcuni tra i suoi effetti personali più cari: una molletta per capelli, una boccetta di profumo Habanita, qualche vecchia fotografia, una bottiglia di Evian da mezzo litro, un fermaglio con un fiore di stoffa azzurro, una penna a sfera Montblanc nera, un paio di dadi rossi, tre sassolini raccolti in luoghi significativi, un romanzo di Patrick Modiano con dedica, un portachiavi dorato con incisi alcuni geroglifici, un accendino, una ricetta delle animelle di vitello strappata da una rivista femminile, un burrocacao, una bustina di Efferalgan, un taccuino rosso con annotata una lunga lista di «Ho paura...» e una di «Mi piace...».
La borsa color malva, abbandonata dallo scippatore, viene casualmente ritrovata il mattino dopo dal libraio Laurent, che, incuriosito, comincia a sfogliare il taccuino della misteriosa proprietaria e rimane affascinato dai suoi pensieri. Gli sembra una pazzia, ma decide di cercarla, anche perchè ormai è come se un po' la conoscesse. Purtroppo gli unici indizi sono il nome di battesimo, desunto dalla dedica di Modiano, e la ricevuta di una tintoria.
Nel frattempo Laure,che si è rifugiata in un albergo poco distante, viene ritrovata in coma dal concierge e ricoverata priva di conoscenza...
Ho letto questo esile libro tutto d'un fiato in un giorno e mezzo, non è un capolavoro della letteratura ma l'ho trovato piacevole e ben scritto, oltre che interessante perchè mette in luce quanto possano raccontare di ciascuno di noi gli oggetti che ci portiamo dietro ed i pensieri che mettiamo per iscritto. Insomma è stato perfetto per aiutarmi a superare il blocco di lettura che si era impadronito di me all'inizio dell'anno! Mi è piaciuto lo spessore dei personaggi, di cui emergono efficacemente paure e stati d'animo. Incantevole l'atmosfera delle strade parigine, dei tavolini dei caffè e quella, poetica, della libreria di Laurent.
La borsa color malva, abbandonata dallo scippatore, viene casualmente ritrovata il mattino dopo dal libraio Laurent, che, incuriosito, comincia a sfogliare il taccuino della misteriosa proprietaria e rimane affascinato dai suoi pensieri. Gli sembra una pazzia, ma decide di cercarla, anche perchè ormai è come se un po' la conoscesse. Purtroppo gli unici indizi sono il nome di battesimo, desunto dalla dedica di Modiano, e la ricevuta di una tintoria.
Nel frattempo Laure,che si è rifugiata in un albergo poco distante, viene ritrovata in coma dal concierge e ricoverata priva di conoscenza...
Ho letto questo esile libro tutto d'un fiato in un giorno e mezzo, non è un capolavoro della letteratura ma l'ho trovato piacevole e ben scritto, oltre che interessante perchè mette in luce quanto possano raccontare di ciascuno di noi gli oggetti che ci portiamo dietro ed i pensieri che mettiamo per iscritto. Insomma è stato perfetto per aiutarmi a superare il blocco di lettura che si era impadronito di me all'inizio dell'anno! Mi è piaciuto lo spessore dei personaggi, di cui emergono efficacemente paure e stati d'animo. Incantevole l'atmosfera delle strade parigine, dei tavolini dei caffè e quella, poetica, della libreria di Laurent.
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- francesina
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Re: La donna dal taccuino rosso, Antoine Laurain
Condivido in toto la tua opinione: l'ho letto l'anno scorso e lo ricordo come un romanzo piacevole da leggere. Non un capolavoro della letteratura, certo, ma non stupido.
Ne scrissi anche io una recensione qui: viewtopic.php?f=12&t=26662
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- Therese
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Re: La donna dal taccuino rosso, Antoine Laurain
[Ho unito le due recensioni per non creare confusione - intervento di moderazione di Therese]
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
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- Re del Mare
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Re: La donna dal taccuino rosso, Antoine Laurain
Grazie Therese per aver unito i thread, lo confesso non avevo controllato
Bella recensione Francesina, pensa che a me ha colpito il fatto che la mia borsa è pure peggio di quella di Laure, perché ho un amore viscerale per le borse grandi e praticamente mi porto dietro la casa!!!
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- francesina
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Re: La donna dal taccuino rosso, Antoine Laurain
Anche io, con somma gioia del mio osteopatalunabluxxx ha scritto: la mia borsa è pure peggio di quella di Laure, perché ho un amore viscerale per le borse grandi e praticamente mi porto dietro la casa!!!
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