Guido Van Genechten, Giotto
Una delle prime recensioni di mia figlia Aurora, per un libro che ha letto lei a me, poi io a lei ed ancora lei al papà e così via.
Copio pari pari dal suo quaderno di lettura: Un cane cerca il suo padrone che è sempre vicino a lui, però lui non lo vede ed è un clawn. Non so proprio se mi è piaciuto.
Aggiungo di mio: forse perchè meglio di tanti altri libri è riuscito con pochissimi colori a delineare I'll senso di spaesamento, assenza, perdita che può dare l'essere vicini ma non vedersi, non trovarsi, quel senso del bimbo che non vede la mamma lì accanto
Guido Van Genechten, Giotto
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Guido Van Genechten, Giotto
TutteLeParoleCheRaccolgo, tutteLeParoleCheScrivo, devonoAprireInstancabiliLeAli, eNonFermarsiMaiNelLoroVolo, finoAGiungereLàDoveèIlTuoTriste, tristeCuore, eCantarePerTeNellaNotte, oltreIlLuogoOveMuovonoLeAcque, oscureDiTempestaOLucentiDiStelle. (Yeats)